"Voi premete il pulsante, noi facciamo il resto." Con queste parole George Eastman, pioniere della fotografia e fondatore della Kodak, promosse oltre un secolo fa la prima fotocamera destinata ad essere usata anche da non professionisti. Entrava così nella storia la prima macchina fotografica che utilizzava il rullino (photographic film): era il 4 settembre 1888.Ovviamente la fotografia esisteva già da qualche decennio, più precisamente dal 1839, anno in cui il chimico francese Louis Daguerre mise a punto il primo procedimento fotografico per lo sviluppo di immagini. Va detto che la realizzazione del "dagherrotipo" era davvero molto complessa: presupponeva l'utilizzo di una lastra di rame con applicato uno strato d'argento, sensibilizzato alla luce con vapori di iodio. Seguiva poi lo sviluppo tramite vapori di mercurio e il fissaggio con una soluzione di tiosolfato di sodio.Una ricetta chimica che sembra davvero lontana anni luce dalle nostre odierne reflex e digitali, non trovate?Ad ogni modo la ricorrenza - e di conseguenza l'apertura di questo post commemorativo - mi è sembrata una buona occasione per proporvi un sondaggio che avevo in mente già da tempo e che riguarda... Ma i libri, ovviamente!Più precisamente, stavolta si tratta delle copertine. La cover di un libro riveste indubbiamente una grande importanza: anche se non "racconta" a parole nessuna storia spesso vuole però esserne il simbolo. E ancor più di frequente mira ad essere una vera e propria calamita per gli occhi dei lettori, cercando di farsi notare tra le mille altre copertine che riempiono - coloratissime - gli scaffali delle librerie.Ma... E' meglio un disgno o una fotografia? Quale delle due vi attira di più?
Forse però dipende dal libro, quindi la risposta potrebbe variare da caso a caso. In generale però trovo che la fotografia mantenga un fascino unico e intramontabile. Certo poi bisogna fare i conti con le "mode" dei diversi periodi, che ricalcano le nuove tecniche in campo artistico. Negli ultimi anni, ad esempio, ci si affida sempre di più alle manipolazioni digitali, in grado di dare vita a qualsiasi tipo di immagine, esitente e soprattutto non, forti di effetti e sfumature che nella realtà sarebbe quasi impossibile ritrovare.Eppure, mentre nuove ondate di libri - mi riferisco soprattutto ai generi fantasy, urban fantasy, young adult e affini - arrivano praticamente in massa, ognuno sfoggiando il proprio "vestitino" grafico sapientemente studiato e messo a punto con le ultimissime tecniche promosse in campo pubblicitario, non riesco a non pensare che una cosa - per quanto nuova e interessante - viene presto a noia se riproposta sempre e ovunque, in tutte le salse che sono sempre più simili tra loro (a volte ormai una stessa cover viene addirittura riciclata - talis et qualis - per un libro completamente diverso).Curiosa come sempre di scoprire il vostro parere, apro qui sotto un breve sondaggio:
Quale tipo di cover ti attira di più in un libro?Senza immagini
Fotografica
Disegno classico
Grafica digitale
E, per concludere, un'immagine che spero vi farà piacere e che si ricollega al discorso di prima sulla fotografia. Vi siete mai chiesti qual'è la fotografia più antica del mondo? Io - sarò sincera - fino ad oggi non ci avevo proprio pensato...
Se tralasciamo il disastroso tentativo di Niepce nel 1826, nel quale cercò di immortalare il cortile di casa sua (immagine sfuocata, annerita, rovinata... e chi più ne ha, ne metta), la prima vera fotografia è quella che Daguerre realizzò nel 1839 in un sobborgo di Parigi e che vedete qui sotto (qui per la versione ad alta risoluzione): in basso a sinistra si vede anche un parigino intento a farsi lustrare le scarpe... Peccato che quell'uomo, rimasto sconosciuto, non seppe mai di essere stato in assoluto il primo uomo mai fotografato nella storia.
Photograph by Louis Daguerre, 1839