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5 consigli #socialmedia tratti dagli insegnamenti del Buddha

Creato il 11 febbraio 2013 da Intervistato @intervistato
A volte è importante ricordare che, quando si ha a che fare con i social media, non si sparisce come persone. Non si diventa avatar bidimensionali come quelli sullo schermo, e questo non avviene neppure per le persone con cui comunichiamo. Ci mettiamo in contatto, abbiamo a che fare e comunichiamo con persone reali che hanno le loro preoccupazioni, le loro motivazioni, e le loro vite.
5 consigli #socialmedia tratti dagli insegnamenti del Buddha Tenendo questo in mente, ho pensato che sarebbe utile ricordare alcuni degli insegnamenti del Buddha. Sono preziosi per le nostre vite, e quindi possiamo farne uso anche nel mondo digitale, cosa che lui probabilmente non avrebbe mai immaginato.
Un amico non sincero e cattivo è da temere più di una bestia selvaggia; una bestia selvaggia può ferire il tuo corpo, ma un amico cattivo ferirà la tua mente.
Molto spesso nel mondo online, incontreremo persone che sono lì semplicemente per farsi un nome. Può sembrare che tentino di costruire relazioni, ma potresti venire a sapere che diffondono dicerie a proposito delle persone, le usano, oppure nascondono in qualche modo il vero motivo per cui vi stanno contattando. Allo stesso tempo, può sembrare facile ingaggiare questo genere di comportamenti se ci si dimentica che le persone con cui abbiamo a che fare hanno vite che si estendono molto al di là di Facebook e Twitter. La malizia e la mancanza di sincerità possono ferire, anche se iniziano la loro esistenza sullo schermo di un computer.
Tenersi aggrappati alla rabbia è come tenere in mano un carbone ardente con l'intento di gettarlo verso qualcun altro; sei tu quello che rimane bruciato.
Può essere facile venire trascinati in diatribe verbali nel mondo online. Come ricorda la citazione qui sopra, tuttavia, siamo noi ad apparire in cattiva luce quando vi partecipiamo, nche se "è stata l'altra persona a iniziare". Le persone che vi seguono vedranno - molto probabilmente - solo il vostro lato della discussione. E' questo ciò che volete che vedano?
Non importa quante parole buone leggerai, o quanto ne pronuncerai, che bene ti faranno se non agisci di conseguenza? 
Parlare tanto per parlare è molto facile online. Ma siete veramente attenti a ciò che dite? Date seguito con azioni alle vostre parole? Le persone tengono conto se lo fate o no, e se non lo fate, la vostra credibilità potrebbe essere messa in discussione.
Non vedo mai ciò che è stato fatto; vedo solo ciò che rimane da fare.
Vi capita mai di guardare ciò che avete fatto e pensare "Ecco, finalmente ho raggiunto l'obiettivo che mi ero posto?" Nel mondo online, è facile cadere in questa trappola. Quando il vostro blog raggiunge un certo numero di sottoscrizioni, quando raggiungete un certo numero di follower su Twitter oppure di fan su Facebook, potete fermarvi a pensare "Ebbene, cos'altro devo dimostrare?" E' importante ricordare che c'è sempre spazio per fare di meglio, per crescere, e imparare qualcosa di più.

L'unico vero fallimento nella vita è non essere coerenti con ciò che si sa al meglio.
Quando cominciate il vostro percorso sui social media, è facile pensare che la fama e la fortuna sono dietro l'angolo. Basta incontrare le persone giuste e fare le cose che vi porteranno là dove pensate di voler andare. Quando avvicinate queste persone o quando queste opportunità si presentano, può essere facile perdere la propria bussola personale. Potete trovarvi a fare cose che non vi sentite a vostro agio a fare. In alcuni casi è una cosa buona. Può portare a crescere. Ma in altri casi, potete trovarvi a fare cose che in fondo sentite che non era corretto fare. Assicuratevi di usare la vostra moralità per guidarvi nel mondo online.
Spero che questi insegnamenti del Buddha vi abbiano aiutati a chiarire un po' i termini in cui ci si può approcciare ai social media. Quali altre lezioni aggiungereste?

Marjorie Clayman | @margieclayman


Five important reminders from the teachings of Buddha
Sometimes it is important to remember that when you engage in social media, you are not disappearing as a person. You are not becoming the 2-dimensional avatar you see on your screen, nor are the people with whom you are communicating. You are still connecting with, dealing with, and communicating with other real live people who have their own concerns, their own motivations, and their own lives.
With that in mind, I thought it would be helpful to be reminded of some of the teachings Buddha offered. They are valuable for our lives, and thus we can also make use of them as we live in the digital world, which he never could have imagined in his wildest dreams.
An insincere and evil friend is more to be feared than a wild beast; a wild beast may wound your body, but an evil friend will wound your mind.
Often times in the online world, you will encounter people who are simply out to build a name for themselves. They may seem like they are trying to build relationships, but you may come to find that they spread rumors about people, use people, or otherwise misrepresent why they are reaching out to you. Likewise, it can seem easy to engage in these kinds of behaviors if you forget that the people you are dealing with have lives that extend far beyond Twitter or Facebook. Insincerity and maliciousness can still hurt, even if they just begin their existence on a computer screen.
Holding on to anger is like grasping a hot coal with the intent of throwing it at someone else; you are the one who gets burned.
It can be easy to get drawn into verbal spats in the online world. Like the above quote reminds us, however, we often are the ones who look bad when we participate, even if “the other person started it.” People who follow you will only see your side of the debate (most likely). Is that what you want them to see?
However many holy words you read, however many you speak, what good will they do you if you do not act on upon them?
Talking a big talk is very easy online. Do you actually mind what you say? Do you walk your talk? People keep track of whether you do or not, and if you don’t it can call your credibility into question.
I never see what has been done; I only see what remains to be done.
Do you ever look at what you have accomplished and think, “There, I’ve finally achieved what I set out to achieve”?  In the online world, it can be easy to fall into this trap. When your blog reaches a certain number of subscribers, when you reach a certain amount of Twitter followers or Facebook fans, you can stop and think, “Well, what more do I have to prove?” It is important to remember that there is always room for growth, always room for improvement, and always room for learning more.
The only real failure in life is not to be true to the best one knows. 
When you start on your social media journey, it is easy to feel like fame and fortune are just around the corner. You just need to meet the right people and do the things that will get you to where you think you want to go. When you approach these people or when these opportunities come before you, it can be easy to lose your own personal compass. You may find yourself doing things you aren’t really comfortable doing. In some case that is good. That can lead to growth. But in other cases, you can do things that in the end you do not feel were right to do. Make sure you use your own morality to guide you in the online world.
I hope these teachings from Buddha have helped center you a little in terms of how you approach social media. What lessons would you add?
Marjorie Clayman | @margieclayman

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