A largo di Isla Saona – ottobre 1678 L'assalto alla goletta spagnola era durato assai poco, l'equipaggio nemico si era arreso nell'immediato, appena issata la sàgola con la bandiera nera. Delusa, la ciurma aveva frugato in ogni anfratto della nave predata e alla fine il famigerato bottino si era svelato assai scarso. Per questo motivo il capitano Hudson aveva disposto che i passeggeri, la signora Valencia e le sue ancelle, venissero rapite, così che il loro riscatto potesse sopperire alla mancanza di oro, dato che l'Ibisco d'Oro faceva volentieri tappa a Hispaniola. Per questo motivo Wilton, il quartiermastro, aveva disposto le manovre e, dopo aver caricato a bordo gli ostaggi e manomesso il timone della goletta appena assaltata, avevano ripreso placidamente il mare. Ora Jeremy era nella cabina di comando, aveva ordinato a Sam Hogart di scortare le prigioniere al suo cospetto, accanto a lui c'erano i peggiori della ciurma e Louis Valdés, utilissimo per le traduzioni. Se quelle femmine non avessero rivelato i nomi di padri e mariti disposti a pagare per la loro liberazione, le avrebbero spaventate a morte, prospettando loro un destino ai bordelli di Tortuga. Bussarono alla porta e John Raleigh diede ordine di entrare. Il capitano Hudson sentì il fruscio della seta, quando quelle varcarono la soglia, e i respiri trattenuti degli uomini accanto a lui. Jerry osservava la bottiglia che aveva in mano, fingendo noncuranza, e, quando alzò gli occhi sulle sue ospiti, rimase allibito: si aspettava tre matrone vestite di velluto, con i pizzi e gli orpelli spagnoli ad appesantire le figure già sfatte, invece erano tre ragazze, e belle per giunta! Quale di esse era la signora Valencia, la proprietaria dell'oro appena confiscato? Socchiudendo gli occhi, Jerry Hudson le studiò, mentre Valdés spiegava in spagnolo ciò che avevano in mente di fare. La più alta era bionda e aveva gli occhi chiari, era improbabile che fosse iberica e, nonostante la figura slanciata e la carnagione rosea, aveva mani poco curate, arrossate e tozze come quelle di una sguattera abituata a lavare. Jerry distolse in fretta gli occhi, sorvolando la figuretta della donnicciola di mezzo, per ammirare gli occhi color smeraldo della bella dai capelli rossi, che fece istintivamente un passo avanti, mettendosi in mostra. I riccioli ben pettinati le incorniciavano il viso a cuore, e l'abito accollato metteva comunque in evidenza il busto ben modellato. Lei lo studiava con la stessa solerzia e quando la bocca le si piegò in un invito muto, Jerry dovette rassegnarsi al fatto che non si trattava di una educanda. Era evidente che l'unica signora Valencia potesse essere la mora vestita di nero, che teneva gli occhi fissi su un punto imprecisato davanti a sé. La scrutò finché lei non rispose al suo sguardo, e si sorprese di quegli occhi obliqui e scuri, che lo trapassarono come una staffilata. Inaspettatamente, Jerry sentì un brivido di disagio percorrergli la schiena e l'agghiacciante desiderio di scappare. Non che quest'ultima fosse brutta, piccina come una bambina, aveva il viso ovale appena olivastro, tratti delicati, le mani curate e bianche, ma nonostante ciò, Jeremy sentiva di dover stare attento. Nel frattempo Valdés aveva finito la sua filippica e attendeva un commento. Jerry bevve un sorso di vino poi: -Comprendes?-, le domandò con cautela. La signora gli si rivolse in inglese: -Capitano Hudson, sono Mary, la vedova del señor Valencia, e mi chiedo a chi possiate chiedere riscatto, dato che sono sola al mondo!- Il mormorio fra gli uomini disturbò Jerry, che li fece zittire con un gesto: -Evidentemente, señora, voi non sapete chi io sia...- Quella non alzò le spalle con incuranza solo per un pelo e, infastidito da una tale mancanza di rispetto, Jeremy le descrisse la sua gloriosa carriera da pirata. La donna, fissandolo senza mutare d'espressione, ebbe infine la decenza di celare le lacrime nel fazzoletto, sorretta con sollecitudine dalle sue cameriere personali. Poco compiaciuto, Jeremy fece segno a Sam di portarle fuori dal comando, che avrebbe deciso in seguito della loro sorte.
Pubblicato da blanca.mackenzie | Commenti (2) Tag: antefattiMagazine Libri
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Decolonizzare la mente. La politica della lingua nella letteratura africana, di...
Ci sono domande che sono determinanti nell’universo della scrittura. Quale tipo di linguaggio è necessario utilizzare? Che rapporto esiste tra la condizione... Leggere il seguito
Da Angeloricci
CULTURA, LIBRI -
Recensione: "L'uomo che odiava Sherlock Holmes"
Titolo: L'uomo che odiava Sherlock Holmes Titolo originale: The Sherlockian Autore: Graham Moore Editore: Rizzoli Collana: Rizzoli Max Pagine: 361 Prezzo: 8,80 ... Leggere il seguito
Da Ilary
CULTURA, LIBRI -
Interesting book 184
Buongiorno lettori e buon lunedì a tutti! Nuova settimana nuova puntata di "Interesting book"! I libri dioggi sono ben 3! Sono sfuggitadal mio radar delle... Leggere il seguito
Da Bookland
CULTURA, LIBRI -
L’ultimo valzer
Di solito si dice che tutto è bene quel che finisce bene. Per come la vedo io, tutto è bene quel che finisce. Punto. Avrei voluto chiamare il post “Felina”... Leggere il seguito
Da Big
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
La morte di Pëtr Il’ič . Klaus Mann e Tolstoj
,La notte che Pëtr Il’ič trascorse fu pessima, al punto che per tutta la giornata si sentì a pezzi, con tutte le membra indolenzite. Disdisse tutti i suoi... Leggere il seguito
Da Dragoval
CULTURA, LIBRI -
Release Week Blitz: Soffocami (Blood Bonds #1) di Chiara Cilli
Titolo: SoffocamiAutore: Chiara CilliSerie: Blood Bonds #1Genere: Dark Contemporary RomancePagine: 400Data di pubblicazione: 1 Giugno 2015Prezzo eBook: offerta... Leggere il seguito
Da Sherzade90
CULTURA, LIBRI