7° Giornata di Summer League

Ci avviciniamo alla fine della Summer League di Las Vegas e con essa alla fine delle chance di molti giocatori di impressionare scout e general manager per trovare un posto nel roster di qualche squadra NBA. Il livello di talento viene diminuito ulteriormente dato che molti coach preferiscono tenere fuori alcuni dei loro giocatori migliori per non rischiare infortuni di sorta nelle ultime partite.

Si inizia con la vittoria di Toronto su New York (che non ha ancora vinto una partita). La prima scelta dei Raptors Terrence Ross è decisamente sottotono (5 p, 4 r, 2/8 fg, 17 min) ed a fine partita ammetterà di essere molto stanco e che la sua condizione fisica è lontana dall’essere al 100%. Ed Davis mette a tabellino un’altra doppia doppia (15 p, 11 r, 2 b), mentre per i Knicks il migliore continua ad essere la guardia Chris Copeland (17 p, 4 r, 3/3 da tre).

Nella seconda partita si può ammirare quello che forse è il rookie più nba ready di tutti, Damian Lillard, che trascina Portland alla vittoria (84-78) contro Atlanta. Per Lillard ci sono 31 punti con ottime percentuali (11/22 fg, 8/8 ft), 7 assist in 31 minuti ed un paio di giocate da urlo. Anche gli altri due rookie dei Blazers contribuiscono, Will Barton a canestro (14 punti) e Meyers Leonard a rimbalzo (13, con 9 punti, 4/7 fg in 26 min). Per gli Hawks c’è il solito John Jenkins (13 p, 6/11 fg) ed il fratello minore di Paul Millsap, Elijah (11 p, 4 r, 3 a, 4/5 fg).

Fra Sacramento e Boston la spuntano i Kings, grazie alle buone prestazioni di Jimmer Fredette (19 p, 5 a, 9/10 ft) e di Thomas Robinson, che finalmente fa vedere cosa può fare (15 p, 16 r, 3 a), ma conferma i suoi problemi con i turnover (5 nella gara, media di 4.8 nelle sue 5 partite). Fab Melo si fa male ad una mano ed è costretto ad uscire nel 3° quarto ma fino a quel punto non aveva di certo rassicurato i tifosi bianco-verdi (0 p, 3 r, in 13 minuti); Jared Sullinger continua a tirare male (6 p, 2/7 fg, 2/6 ft) ma anche a prendere rimbalzi (10 e anche 3 rubate). Il migliore per i Celtics è ancora Dionte Christmas (19 p, 3 s,  8/15 fg, 2/4 da tre).

La quarta partita è fra Cavaliers e Timberwolves. Vincono quest’ultimi 78 a 65 grazie a Derrick Williams (23 p, 5 r, 11/16 ft) ed a Coby Karl (18 p, 6/7 da tre), figlio del George coach di Denver. Per i Cavaliers Dion Waiters resta fuori dal match per delle “ginocchia doloranti” e l’altro rookie Tyler Zeller (2 p, 7 r, 1/7 fg) non compensa alla mancanza; discreto Tristan Thompson (16 p, 5 r, 7/10 fg).

Nel derby di Los Angeles i Lakers vincono finalmente una vittoria contro i cugini dei Clippers (75-69), a cui non basta Adam Morrison, ancora una volta in grande spolvero (22 p, 4 r, 8/13 fg, 3/4 da tre). Per i Lakers Darius Morris tira male (3/13 fg) va vicino alla tripla doppia (11 p, 8 r, 9 a), mentre l’ex Cleveland Christian Eyenga pareggia il game-high di Morrison (22 p, 2 s, 10/15 fg) e mette in mostra l’atletismo debortante posterizzando un paio di avversari.

La penultima partita è fra la selezione della D-League ed i Milwaukee Bucks, vinta da quest’ultimi. Come nella loro ultima partita eccellono Tobias Harris (21 p, 12 r, ma 7 TO) ed il rookie John Henson (15 p, 8 r, 4 b, 0 TO) che mostra di trovarsi a proprio agio sia in post che sul perimetro (1/1 da tre).

Si finisce con la vittoria dei Bobcats sui Nuggets (99-86) grazie alle ottime prestazioni di Kemba Walker (19 p, 10 a, 4 r, 2 s) e Bismack Biyombo (12 p, 7 r, 3 b, 5/6 fg) ma in generale di tutta la squadra, con 6 uomini in doppia cifra. Per i Nuggets, per gran parte della partita senza Faried in seguito ad una gomitata ricevuta da un compagno, non bastano i soliti Jordan Hamilton (21 p, 9 r, 4 a) ed Evan Fournier (18 p, 4 a).

Uno dei poster di Eyenga…