Marty Faranan (Colin Farrell, “Total Recall – Atto di forza”, “Fright Night – Il vampiro della porta accanto”, “The Way Back”, “Crazy Heart”, “Miami Vice”, “In Bruges – La coscienza dell’assassino”) è uno scrittore in crisi creativa alla ricerca della tranquillità e della concentrazione necessarie per scrivere la sceneggiatura di un copione venduto a Hollywood e di cui ha soltanto un titolo: “Seven Psychopaths”. Billy Bickle (Sam Rockwell, “Cowboys & Aliens”, “Iron Man 2”, “Stanno tutti bene”, “Moon”, “Confessioni di una mente pericolosa”), attore disoccupato e in declino, è il suo migliore amico. Hans Kieslowski (Christopher Walken, “Domino”, “Romance & Cigarettes”, “Prova a prendermi”, “Pulp Fiction”, “Il cacciatore”), religioso ex-criminale con un violento passato, è il socio di Billy con il quale rapisce, nel tempo libero, cani al parco per restituirli e ricevere laute ricompense. La loro ultima stravagante impresa, però, non si conclude con l’esito sperato: Billy e Hans sequestrano il cane sbagliato, l’amato Shih Tzu di un pericoloso gangster di nome Charlie Costello (Woody Harrelson, “Hunger Games”, “Game Change”, “Amici di letto”, “Benvenuti a Zombieland”, “Non è un paese per vecchi”). Quando il folle progetto di rapimento si concretizza, lo psicopatico boss userà ogni mezzo per riavere indietro l’animale senza lasciar vivi i due ladri, mentre Marty, involontariamente coinvolto nel sequestro, scoprirà di aver trovato l’ispirazione giusta per la sua sceneggiatura: l’importante sarà uscire vivo da tutta la vicenda per poterla concludere e depositare.
Dopo il successo di “In Bruges – La coscienza dell’assassino”, il regista e sceneggiatore premio Oscar Martin McDonagh si misura in una pulp comedy piena di star. “Seven Psychopaths” è un grande puzzle cinematografico che invita lo spettatore a mettere insieme i pezzi. La pellicola mischia in continuazione umorismo, umanità e pericolo; McDonagh si muove sul filo di lana per confondere le idee e ribaltare le situazioni ogni qualvolta che sembra intuirsene la direzione. Ma se all’inizio “Seven Psychopaths” è convincente, poi pian piano diventa un film grottesco che invece di divertire lascia posto all’irritazione: la storia procede in mille direzioni differenti senza che ce ne sia effettivo bisogno, e questo avviene soltanto perché possano essere aggiunte tutta una serie di scene violente nella tradizione più sanguinolenta del pulp contemporaneo.
7 Psicopatici sarà al cinema a partire dal 15 novembre 2012.
di Alessandro Burgio