Partendo dal presupposto che sono due giorni due che sto una chiavica, che manco la sindrome premestruale più incazzata, tanto per rendere un'idea, ecco le cose che il mio corpo manifesta senza ritegno da diversi giorni ormai:
- Mal di testa
- Dolori tipo mestruali (male alla pancia, crampi uterini, male ai reni, gonfiore)
- Tette gonfie che danno enorme soddisfazione e altrettanto fastidio. Ma oggi si stanno sgonfiando, ahimé.
- Fame, tipo Lupo Mannaro (americano a Londra)
- Stanchezza, sonno al limite della narcolessia, soprattutto i primi giorni, ora giusto la sera.
Vi abbiamo presentato un'Breve compendio di Sintomatologia Comparata del Post Transfer'.
Perciò, visto che non ci perdiamo d'animo noi, che siamo amazzoni guerriere, andiamo a cercare potenziali risposte in altri campi della fenomenologia, tralasciando il corpo e cosa ci rimane? La psiche. Bravi. Cosa dice la testolina di Nina? Uhm, sicuri di volerlo sapere? Bene allora procedo. L'idillio dei primi due tre giorni ha lasciato il posto a svariati stati d'animo, i più frequentati sono stati: lo sconforto, la sensazione di fallimento, il rodimento di culo spinto, l'apatia, la nevrosi in tutte le sue manifestazioni. Aivoglia a dire stai serena, distraiti, tieni la mente occupata. Ma come? A parte che sono gonfia e pompata e dopata che manco un culturista, a parte che tutto il mio corpo grida 'Mestruazioni in arrivooo. Banzai!', ma voi pensate davvero che possa esistere qualcosa di più grande, interessante e coinvolgente dell'eventualità di essere incinta? Intendo per una che ha fatto un percorso totalizzante come questo, con l'unico scopo di restare incinta? Credete forse che al mondo ci sia un'attività che possa competere, anche solo rivaleggiare con questo pensiero e riuscire a conquistarsi il primo posto, o anche un parimerito? No-o vero? Diversamente sareste degli illusi e qui nessuno lo è. Tuttavia io lo sono stata, lo ammetto. Ho sottovalutato il problema, come ogni pivellina inesperta che si rispetti. Prima di ritrovarmi a questo punto credevo, difatti, che fosse più gestibile la cosa, invece ti sfugge di mano, tipo un'anguilla viscida. O per dirla in modo meno prosaico 'come il senso della vita, o come la felicità: ogni volta che credi di averla afferrata, quella si sposta un po' più in là'. E ti guarda anche con aria di sfida, mentre dà spettacolo di sé sfoggiado un teatrale dito medio alzato. Fanculo. Il tempo, questa creazione tutta umana, vive ora di vita propria: si dilata in modo vergognoso e crudele. Vi faccio un esempio, vediamo se riesco a spiegarvi: ieri sera mi sentivo come una che ha vissuto la giornata così intensamente da essere riuscita a superare il concetto stesso di tempo, così come lo conosciamo. Mi sono ormai quasi convinta di aver piegato le sue leggi, di averne modificato la curva e l'andamento. Non è più lineare, ma circolare e sincrono. Io riesco a viaggiare nel tempo, perché posso vivere parallelamente in due giorni e tutto questo nella bellezza di sole 24 ore. Ieri sera per me era mercoledì e giovedì insieme. So che è difficile da comprendere, ma oggi doveva essere venerdì, invece è ancora giovedì. Fidatevi che è così. Mi pare chiaro che non si può andare avanti in questo modo - mi sono detta in un lampo di lucidità, un salto di consapevolezza fuori dal delirio quotidiano - è evidente che qualcosa va fatto. Perché, parliamoci chiaro, finché io l'attesa posso agirla sono un fenomeno, ho affinato le mie doti, ne ho fatto un'arte. Ma quando Aspettare diventa solo questo - Attesa Pura e Distillata appunto - cosa diavolo mi invento io? E poi c'è il fattore Incognita che ti dilania l'anima, non scordiamolo. E' subdolo come una serpe, si insinua nei tuoi sogni, notturni e diurni, avvelenandoli uno per uno. Prima era più facile: avevi le punture, certo, ma avevi anche la tua dose di piccole e infime certezza, grazie ai monitoraggi e al confronto serrato con i medici. Poi il pickup che ti conferma che sei una gallinella doc e infine il Transfer, il tetto massimo. E tu pensi 'Ah sono arrivata! Ce l'ho fatta, ho raggiunto il traguardo, la vetta!'. Così ti fermi, smetti di salire. Ti siedi, ti guardi intorno e scopri che...sei sola. Non c'è più nessuno che può aiutarti, rassicurarti, darti risposte adesso. Ci sei solo tu e - attenzione - il Tuo Corpo. Che ora si è messo a parlare sta lingua strana e sconosciuta e questo ti ostacola non poco nella ripresa delle tue funzioni vitali normali. Perciò devi riuscire a fare come un cazzo di asceta sul suo cucuzzolo e chiudere gli occhi, dimenticarti del panorama che tanto è falsato, illusorio e delle sue variabili, che sono infinite come le galassie, che sennò sbielli davvero. E poi dovresti anche cercare la pace dei sensi. Ecco. Solo tu e il tuo corpo - ohm - ora abitato di nuova vita e linfa e luce - ohm - da coccolare, ringraziare - ohm... Ma che pace e pace? La pace di cosa? Io c'ho na guerra dentro, altroché. Datemi un ecografo, porca troia! Analizzatemi, rimettetemi su quel lettino, possibile che ora che mi serva qualcuno non c'è più nessuno? Prima era tutto un via vai di gente che mi rompeva i coglioni, mi apriva, mi guardava dentro, sentenziava, pontificava, mi giudicava idonea o non idonea. Avevano tutti delle domande e poi davano anche le risposte. Un mare di camici parlanti, un sovraffollamento la mia vita che manco Bombay nell'ora di punta e ora? Sola - ohm - io e il mio corpo. Ma fatemi un esame, uno qualunque, che minchia ne so io! Possibile che in questa attesa straziante e infinita non ci sia nulla, nessuno strumento che possa misurare il mio Livello di Incintitudine? Naaa è disumano quello che ci viene richiesto, oltre i limiti delle umane possibilità (e ve lo dice una che ne ha passate di cose).
Naturale conseguenza di tutto questo stress cui siamo sottoposte da anni, di cui questi ultimi giorni sono solo la punta dell'iceberg, qual è secondo voi? Ma la follia no! Solo che, ci dispiace, non puoi permettertela, non puoi lasciarti andare e perdere il controllo di te, della tua vita e delle tue emozioni (ma lasciatemi qui a vegetare sul mio divano piuttosto, che se ci fosse una tecnica omeopatica, allopatica, dolce o new age di lobotomizzazione, io la praticherei, altroché). No, che poi se sei incinta veramente ma che futuro gli prospetti a quella povera creatura che hai nel ventre (forse, se ancora c'è)? E allora tu che fai per far passare il tempo, per ammazzarlo proprio? Ti inventi tutta una serie di attività ludiche. Allora giochi a ping pong con le tue idee malsane. Ti fai compagnia da sola, ti tieni occupata. Fai coppia con te stessa. Ti sdoppi e conversi con il tuo alter ego. Amoreggi con il tuo lato materno, poi ti incazzi, ci litighi perché ti sta solo illudendo, mentre tu vuoi solo la verità, una relazione fondata sull'onestà e la trasparenza, non sull'inganno e la dissimulazione. Così ti lasci. Poi rifai pace e ti rimetti insieme. Ragioni, monti e smonti teorie. Inventi nuovi teoremi (Euclide te fa na pippa).
Ed è per tutto questo - e molto altro ancora che tralascio per pudore - per salvaguardare il mio labile e fragile equilibrio psico-fisico - quel che ne è rimasto, dopo tutti questi ormoni e queste prove estreme - che ho
E comunque....Fin qui tutto bene (il problema non è la caduta, ma l'atterraggio). Intanto io non mi sento che è andata e penso già al Piano C (Blastina mia che sei nel freezer...). Stiamo a vedere. Keep in touch.