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A che punto siamo?

Creato il 05 ottobre 2012 da Vpostulato @luballets

Da poco meno di un anno l'Italia è governata dai tecnici ed io ho cambiato idea almeno cento volte se questa sia una buona o una cattiva cosa.

A che punto siamo?


Di base c'è il sollievo di aver allontanato i figuri che ci avevano governato prima e di vedere che continuano a non cavarsela per niente bene. Spero che finiscano nell'oblio, perché augurarmi che la giustizia faccia il suo corso mi sembra un lusso che non posso permettermi!

Poi viene la soddisfazione per la riacquistata credibilità internazionale, senza culone o proposte di ruoli da kapò da dover sopportare.

Poi ancora ci sono tutte le riforme promesse da decenni e approvate in tempi relativamente brevi. E già qui sono in confusione, perché se è vero che hanno abbassato lo spread e hanno reso più sostenibile il nostro apparato statale, hanno anche aumentato il carico fiscale della gente comune. Stanno combattendo davvero i grandi evasori o aumentando semplicemente i controlli sui piccoli esercizi? Per carità, non bisogna fare eccezioni neanche per scontrini da 10€, però neanche dimenticarsi di chi porta illegalmente in Svizzera o a Canicattì ben altre somme.


Sono molti quelli che dicono che è sbagliato il punto di vista: che non siamo obbligati a prendere come modello di riferimento il sistema economico della Germania, BCE, FMI, ecc. Può darsi, del resto Monti è un uomo cresciuto e formatosi in quegli ambienti, e come lui probabilmente il resto dei suoi ministri. Votare in primavera costituirà quindi un rischio per la fragile stabilità guadagnata, siamo d'accordo, ma dovrebbero diventare elezioni importantissime per dare al paese una direzione da seguire. Eccesso di ottimismo? Sì, ci sta.

Intanto mi limito a rilevare l'ennesimo segnale di cambiamento in atto. Nei giorni scorsi Schifani, l'onorevole presidente del Senato, si è presentato a Genova per inaugurare un nuovo padiglione del Gaslini. Il Secolo XIX riporta:

A che punto siamo?Parlerà anche di politica, fanno trapelare portavoce e ufficio stampa. Giornalisti convocati alle 16. [...] L'idea è quella di chiedere come si concilia la sua fretta di far approvare l'anticorruzione con la melina del Pdl che frena perché vuole una norma che "bruci" il processo a Berlusconi sul caso Ruby. [...] "Non spingete, non avvicinatevi troppo, altrimenti il presidente non parla". Ultime istruzioni da un distinto personaggio, si pensa a un componente dello staff. Finalmente Schifani si palesa.Sorpresa: il distinto personaggio prende il microfono. E fa la prima domanda. Poi la seconda.E la terza. Davvero "aggressiva" la terza sulla corruzione: "Non pensa che oggi ci sia necessità di pulizia e trasparenza in politica?". È anche l'ultima. Schifani se ne va. Inutilmente inseguito: vorremmo fargli altri quesiti. Il personaggio ripone il microfono. È l'inviato dal Tg1 Fabrizio Ziantoni. Era tutto concordato: tre domande di Ziantoni e poi stop. [...] Roba da Minculpop o da regime sudamericano. Ma forse è solo roba da regime tutto italiano dell'informazione.

Meravigliato dalla notizia? Tutt'altro! Piuttosto chi si sarebbe immaginato anche solo un anno fa un articolo di denuncia così diretto da un giornale che non è certo noto per alzare la voce contro i potenti? L'ennesimo segno che i potenti in questione stanno cambiando...

A che punto siamo?


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