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A mali estremi...una carbonara!

Da Sarettam
Per tre anni di seguito la sera del 4 febbraio l’ho trascorsa nello stesso posto. Il posto in questione me l’aveva consigliato una mia collega anche lei buongustaia, e mi aveva detto: "quello è un posto che almeno una volta all’anno(una sola volta a causa dell’ammontare del conto) merita una visita". "Per antipasto prendete la pentolaccia, che è un recipiente in rame con il quale il sautè di cozze e vongole viene cotto in cucina e considera che ti portano a tavola il recipiente stesso di cottura e due ciotole con del pane abbrustolito con il quale mangiare quella delizia. Per primo e secondo vedete voi, tanto dal menù ci sono tutte cose buonissime e di solito anche il piatto del giorno è da svenimento e come dolce non ti devi far scappare lo spumino di pinoli. La signora non rivela la ricetta a nessuno, ma è uno dei dolci più buoni che io abbia mai mangiato. Ah e dimenticavo, tutte le pietanze vengono servite in piatti di porcellana particolari e molto decorati che probabilmente provengono dall’artigianato della vicinissima Orvieto!”.
Arriviamo e l’idea che mi ero fatta dalla descrizione della mia collega non trova riscontro nella realtà. Io mi aspettavo un luogo bellissimo e all’arrivo credevo di aver sbagliato indirizzo. Nelle vicinanze la stazione del treno, un distributore e il nulla. L’entrata sul retro e l’edificio un po’ anonimo. “Ora dove diavolo siamo capitati?!?”. La prendiamo a ridere ed entriamo. Dentro sembrava in realtà di essere in pescheria. Pesciolini in polistirolo che fanno capolino dalla rete da pesca attaccata alle pareti, disegni alle pareti di qualche cartone animato che ha a che fare con il mondo subacqueo tipo Nemo o la Sirenetta e comunque di dubbio gusto, e tre stanze, con tavoli semplici ed essenziali assaltati da commensali famelici, ma molto composti.
Noto subito le pentolacce su tutti i tavoli e la proprietaria dell’osteria(eh già il posto si chiamava proprio cosi, “La turritella, osteria di mare”) ci fa accomodare. Ci porta il menù e dopo poco ordiniamo. A dispetto della prima impressione, ad ogni portata e ad ogni boccone, mi rendo conto che quello è veramente il miglior ristorante di pesce della zona. Piatti mai più mangiati, tipo i ravioli con ripieno di spigola al profumo di tartufo o la frittura di pesce servita ancora bollente nel cartoccio di carta paglia di una croccantezza indescrivibile e quello spumino di pinoli una massa pannosa che avvolge e appaga tutti i sensi. Addirittura il secondo anno, al momento dell’ordine lo spumino in cucina era terminato, ma la proprietaria deve aver letto la nostra delusione sui nostri volti tanto da recarsi prontamente in cucina per farci preparare due porzioni fresche fresche…
L’anno scorso poi dopo un primo scelto da noi, la simpatica proprietaria insiste per portarcene un altro che a suo parere meritava di essere assaggiato. Con la cavia decidiamo di farci portare mezza dose(era necessario che lo spazio per la frittura e lo spumino rimanesse libero nei nostri stomachini). Si trattava di un primo a sorpresa.Ecco quindi che la tipa esce dalla cucina con degli spaghetti alla carbonara di pesce spada!!!
A mali estremi...una carbonara!
Io e la cavia ci diamo un’occhiata per la serie, chi assaggia per primo?!?Visto che a me la carbonara classica non piace molto(eh già, così senza tanti giri di parole faccio una doverosa confessione: non mi piace la carbonara perché la trovo fin troppo pesante!!!-spero non mi odierete per questo ;-)-) e a lui che invece ne mangerebbe a tonnellate l’idea che fosse con il pesce e non con del guanciale bello grasso l’ha mandato in crisi da buongustaio disorientato. Alla fine come sempre la più coraggiosa sono io(l’apertura mentale è una gran cosa e gli uomini in fatto di cibo ahimè ce l’hanno chiusa come la serranda di una casa al mare nei mesi invernali)! Io ho assaggiato cercando di non far trapelare impressioni e sopra la testa della cavia c’erano delle nuvolette con su scritto”Allora?!? Perchè non parli?!? Tutto ok?!? Com’è?!? …Forse le è piaciuta perché accenna ad un sorriso. O forse il suo è un sorriso ingannevole per farmela assaggiare e magari già sa che non mi potrà piacere…Ah forse sta per parlare…Eh sbrigati…”.“Provala”. “Si, ma com’è?” “Provala”. La cavia si convince e ne addenta una forchettata. Le restanti forchettate saranno una guerra a chi ne prenderà di più…Era semplicemente divina, perfetta, finalmente una carbonara che riusciva a metterci d'accordo. L’hanno scorso abbiamo replicato e ho cercato anche di capire come poteva essere stata fatta. Qualche giorno fa, visto che il 4 febbraio si avvicinava, ho fatto la solita telefonata per pronotare il tavolo e purtroppo ne è conseguita una terribile scoperta: La Turritella non è più un' "osteria di mare". E’ cambiata gestione e ora fanno anche la carne e la pizza.
Vi confesso che mi stava scendendo la lacrimuccia. Quel posto magnifico non può non esistere più! E la reazione della cavia è stata ”e ora dove l’andiamo a mangiare noi la carbonara di pesce spada?”.
Visto che la risposta a questa domanda ancora non è stata fornita, mi sono voluta cimentare io in questo piatto. Ne è uscita un’ottima pasta non proprio uguale a quella dell’hostaria, ma la cavia che se l’è mangiata di gran gusto, mi ha fatto mille complimenti  e ha detto “non è uguale, ma si avvicina molto ed è buonissima anche la tua versione”. Anche a me è piaciuta molto e l’ho trovata molto delicata. Inoltre è un modo gustoso ma sicuramente più leggero  per rivisitare questo primo della tradizione che è sempre molto apprezzato.Vi lascio la ricetta e ovviamente se qualcuno ha suggerimenti per stasera si accettano volentieri ;-). Magari qualche posticino di quelli che “una volta all’anno si può fare” ;-).Sotto, come accade ogni volta, quando c’è la rubrica “I consigli del nutrizionista”(di solito il mercoledì, questa volta eccezionalmente il venerdì) troverete i suoi consigli.
A mali estremi...una carbonara!
CARBONARA DI PESCE SPADA
  • 200 gr di pesce spada fresco
  • 140 gr di spaghetti
  • 1 piccola zucchina
  • ¼ di cipolla bianca
  • 2 tuorli
  • olio e.v.o.
  • sale fino
  • pepe nero
  • ½ bicchiere di vino bianco secco
  • 1 cucchiaio di latte
Procedimento Tagliare la cipolla molto finemente e metterla in una padella con un cucchiaio di olio e farla appassire.Ridurre il trancio di pesce spada a cubetti dopo averlo spinato e privato della pelle. Ridurre la zucchina a julienne dopo averla lavata.Unire la zucchina e i cubetti di pesce spada in padella con la cipolla, far insaporire un minuto, sfumare con il vino e far cuocere per una decina di minuti a fuoco basso.A parte sbattere bene i tuorli con il latte, il sale e il pepe.Portare a bollore una pentola con acqua, salare e farvi cuocere gli spaghetti. Scolare la pasta ancora al dente, farla saltare in padella con il pesce e lontano dalla fiamma unire le uova. Mescolare velocemente e servire subito spolverando con del pepe nero tritato al momento.
A mali estremi...una carbonara!
A mali estremi...una carbonara!
La parola all'esperto 
Quante calorie sviluppa questa ricetta?Cara Sara questa ricetta è un ottimo piatto della dieta mediterranea e sviluppa in totale 1000 Kcal, quindi 400 Kcal a porzione. 
Quanti carboidrati, grassi e proteine sono in essa contenuti?Questo piatto di pasta contiene in totale 123 gr di carboidrati, 58 gr di proteine e solamente 35,44 gr di grassi di cui saturi e quindi di origine animale solamente 9 gr.


Accennavi prima che questo primo può essere considerato un piatto della dieta mediterranea. Spiegaci meglio.L’ Istituto Superiore di Nutrizione ha stabilito che la dieta mediterranea è la più idonea per seguire una sana alimentazione. Questa si basa su un consumo quotidiano di cereali, frutta, verdura e per un apporto proteico ottimale prevede il consumo di pesce  a differenza della maggior parte della popolazione che si ciba le carni.
C’è differenza tra i grassi contenuti nel pesce e quelli contenuti nella carne?Certamente. Il pesce è molto ricco di acidi grassi insaturi essenziali a catena lunga(acido linolenico-omega 3). Questi sono molto diversi dai grassi degli animali(saturi) i quali sono dannosi per l’organismo.I grassi del pesce svolgono infatti un importante ruolo protettore nei confronti di numerose malattie, ad esempio dell’apparato cardiovascolare e del cervello.
Abbiamo detto grassi differenti. Delle proteine invece che ci dici?Il pesce è ricco di proteine come la carne, contiene tutti gli amminoacidi essenziali e le proteine del pesce sono molto più digeribili di quelle della carne. Basti pensare che per digerire le proteine provenienti dal pesce bastano 2-3 ore, mentre la digestione di quelle della carne impiega 3-4 ore.
Per quale pasto è più indicata?   Questo piatto lo consiglierei a pranzo, per la sua quantità medio-alta di carboidrati.
Quali elementi contiene che sono utili al nostro organismo?Questa ricetta è molto ricca di Sali minerali come Fosforo, Potassio, Selenio e Zinco con una buona azione antiossidante.
Ringrazio il dottor Rosatelli per la disponibilità e vi ricordo che se volete avere maggiori informazioni potete contattarlo a uno dei recapiti quiriportati. In questa pagina trovate anche tutte la lista con rispettivi link di tutte le ricette esaminate dal dottor Rosatelli. 

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