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A ognuno le proprie "provocazioni"

Creato il 21 maggio 2013 da Ritacoltellese
Da: La Stampa
Politica
21/05/2013 

“Depenalizzare il concorso esterno”

A ognuno le proprie
ANSALa proposta è stata presentata da Giacomo GaliendoBerlusconi e la mina ineleggibilità Nitto Palma: “Il governo a rischio”
Il testo presentato in Commissione:«Niente carcere e intercettazioni, bisognerà dimostrare il profitto».
Ira di Pd e Sel: «Una provocazione».
Il firmatario Compagna si difende:
«E’ una proposta a titolo personale»

«Ho invitato il senatore Compagna a ritirare il ddl sul concorso esterno in associazione mafiosa e ho avuto precise assicurazioni in questo senso». Lo ha detto il capogruppo del Pdl al Senato Renato Schifani precisando che Guido Compagna è comunque un componente del gruppo Gal (Gruppo Autonomie e Libertà).  
«È un testo di legge che non fa parte del programma del Pdl - assicura Schifani - e che il senatore, che fa parte del gruppo Gal, ha presentato a titolo personale». «Per evitare strumentalizzazioni e perniciose polemiche ho invitato personalmente il senatore Compagna a un tempestivo rinvio del testo, ricevendone rassicurazioni in tal senso», conclude. 
Condanna dimezzata per concorso esterno in associazione mafiosa. Lo prevede il testo Pdl appena assegnato in commissione Giustizia del Senato, relatore Giacomo Caliendo. La proposta, che ha subito scatenato polemiche, prevede anche altre cose: niente carcere e intercettazioni per chi svolge attività sotterranea di supporto ai componenti dell’associazione mafiosa e il giudice dovrà dimostrare che c’è un profitto. 
L’iniziativa ha scatenato le reazioni di quasi tutte le forze politiche. «Così non va -spiega il capogruppo del Pd in Commissione giustizia al Senato, Giuseppe Lumia -.Il disegno di legge del Pdl, che riduce la durata delle pene per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, è un’ulteriore inaccettabile provocazione. Le nostre priorità sono altre: ampliamento del reato di scambio elettorale politico-mafioso non solo allo scambio di denaro, ma anche ad altre utilità; una legge sull’autoriciclaggio; una migliore gestione dei beni confiscati; l’aumento della durata delle pene per tutti i reati di stampo mafioso. Su questi temi vogliamo impegnare il Parlamento e non sull’ennesima legge ad personam, in questo caso a favore di Dell’Utri».  
Contraria anche Sel che attraverso Francesco Forgione, responsabile democrazia e giustizia della segreteria nazionale spiega: “La proposta del Pdl di dimezzare la condanna, e di conseguenza impedire l’uso delle intercettazioni telefoniche nelle indagini per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, non è solo vergognosa ma, presentata alla vigilia della strage di Capaci, è immorale e rappresenta un’offesa a tutte le vittime della mafia e alla democrazia italiana. Chi l’ha presentata - aggiunge - forse pensava ai suoi colleghi Marcello Dell’Utri, Nicola Cosentino e Antonio D’Alì sotto processo per questo reato. Occorre reagire”. “Una cosa - dice ancora l’esponente di Sel - non è tollerabile: l’ipocrisia delle commemorazioni unanimi alle quali assisteremo anche dopodomani a Palermo in ricordo di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Diventa ogni giorno incomprensibile - conclude Forgione - la separazione tra queste posizioni politiche e la giustificazione dell’attuale maggioranza di governo”.  
Da parte sua Compagna si difende parlando di «una proposta di legge presentata “a titolo personale”, che è stata presentata da un “collega di diversissima collocazione politica, Giuliano Pisapia”, qualche anno fa. “La mia proposta di legge sul concorso esterno - ha spiegato in una nota - ne riproduce una identica presentata nella XIV legislatura alla Camera dall’onorevole Giuliano Pisapia, collega di diversissima collocazione politica. Vi si può registrare una significativa convergenza di sensibilità garantista fra un penalista comunista ed uno storico liberale. Non se ne può però dedurre l’intento di indebolire strumenti di contrasto alla mafia o far apparire questo o quel partito ’concorrente esterno’. Entrambe le proposte non sono riconducibili a gruppi politici”.  
“Proprio perchè a titolo personale - ha proseguito Compagna - possono, invece, prima e più che ridisegnare le pene, contribuire a ridisegnare il reato. Si tratta di un reato figlio della giurisdizione, che deve a pieno titolo trovare ingresso nella legislazione. Non posso non astenermi da ogni polemica in materia e ritengo il relatore Caliendo ’sovrano assoluto’ di ogni valutazione di merito in una Commissione della quale non faccio parte”. 
Con un Paese allo stremo, senza più ossigeno di lavoro, liquidità per l'acquisto di una casa con un mutuo ... questi   ci provano.Tanto loro il lavoro ce l'hanno, i mutui pure (vedi mio post del 01/05/2012 in cui ho pubblicato un prospetto sui mutui agevolatissimi che in questa Italia hanno i politici), quindi, giustamente per loro, si occupano degli interessi dei componenti la loro "Bottega" (partito, naturalmente, quello che, secondo la principessa Finocchiaro che fa la spesa con tre uomini di scorta e autoblù, solo deve avere il diritto di ricevere i voti dei cittadini, guai se si chiama Movimento o Lista Civica!).
Ha fatto la mossa... e ha ritirato la mano.
Stessa cosa il PD (come non dare ragione a Grillo che dice che sono uguali?).
Sempre 
Da: La Stampa
Politica21/05/2013

Ddl anti-movimenti, il Pd ritratta
Grillo esulta: “Vinciamo le elezioni”
Ma la Finocchiaro: “Avanti, è utile”

A ognuno le proprie
ANSALa presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato, Anna FinocchiaroL’autogol che aiuta l’antipolitica michele brambilla

Tante critiche, anche interne,

alla proposta dei democratici.
Zanda: «Se è un problema pronti
a ritiralo». La senatrice insiste:
«Serve per garantire trasparenza»«Sono decenni che la buona politica denuncia l’assenza di una disciplina democratica dei partiti e francamente quella in atto mi sembra una polemica pretestuosa e sbagliata». Il giorno dopo la presentazione del ddl subito ribattezzato “anti-movimenti” il presidente del Gruppo Pd al Senato, Luigi Zanda si dice pronto a ritirarlo.  

«Sono stupito - sottolinea l’esponente Pd - il disegno di legge sull’attuazione dell’articolo 49 della Costituzione era stato presentato nella scorsa legislatura e riproposto quasi automaticamente, come di prassi, visto che non era stato affrontato prima delle elezioni. Il testo ha un obiettivo molto trasparente, indicando norme sulla democrazia interna ai partiti e sulla trasparenza dei loro bilanci». Ma «se questa è l’interpretazione, non ho alcun interesse a mantenere il provvedimento», dice ancora Zanda. «Quando è stato presentato la prima volta il Movimento 5 Stelle non era nemmeno in Parlamento - conclude Zanda - e a nessuno, tantomeno ad Anna Finocchiaro che era la prima firmataria, è mai passato per la testa che potesse riguardare questo o quel partito».  Fine della storia? No perché la Finocchiaro, cofirmataria del ddl rilancia: «Per quanto mi riguarda non si ritira». La questione ha scatenato le reazioni di buona parte del mondo politico e in particolare di Grillo che dal blog esulta già: «Zanda del pdmenoelle ha ritirato il testo della legge anti-Movimento. Il M5S potrà quindi partecipare e vincere le prossime elezioni..».  Critico anche Rutelli: «Penso che se si volesse fare un regalo a Grillo, che oggi è in difficoltà, questo gli somigli molto. Mi sembra che non sia mai il caso di dichiarare chi si debba escludere dalle elezioni - ha detto Rutelli -. Si tratta di lasciare la parola ai cittadini e secondo me gli italiani non ci mettono molto a rendersi conto che di fronte alla difficoltà, alla durezza delle scelte, alla necessità di unirsi, c’è bisogno di riposte e in questi mesi i grillini non sono sembrati molto in grado di dare delle risposte veramente profonde, innovative. Allora - ha concluso - dire che vengono messi fuori gioco da un cavillo legislativo mi pare sinceramente sbagliato».  Anche qui hanno fatto la mossa  e ritirato la mano...Con la gente che si ammazza, si dà fuoco e spara... questi continuano come prima e peggio di prima...E dicono che non essere d'accordo vuol dire ANTIPOLITICA!!ANTI codesta politica!!!Occupatevi del Paese veramente, siete lì per risolvere i problemi, pure ben pagati: risolveteli e il popolo sarà con voi.Ancora con l' ANTIPOLITICA! Ancora con le parole che vorrebbero contrapporsi ai fatti!Ci sono leggi di iniziativa popolare che giacciono presso le Commissioni da anni e questi che fanno? Subito una legge per il concorso esterno in reati di MAFIA PER ATTENUARNE gli effetti e una per ATTUARE l'art. 49 della Costituzione Italiana:un articolo di 4 righe che dice semplicemente che possiamo associarci liberamente in partiti. Cosa ci vogliono scrivere sopra? Qualsiasi cosa è in più! La Carta Costituzionale dice già l'essenziale!Guarda il caso Matteo Renzi non è d'accordo! Evviva! 

Ricordo a tutti: "La nostra proposta di legge, la C1505 è attualmente alla I commissione parlamentare affari istituzionali in attesa di discussione." Lo comunicavo in un mio post del 31/05/2012.
E' la proposta di portare gli emolumenti degli eletti italiani ai livelli di quelli europei.
Ancora attende di essere discussa!!!
Invece quello che interessa a loro ha la precedenza assoluta!!!
Un'ultima considerazione: subito Nitto Palma sull' ineleggibilità di Berlusconi dice  “Il governo a rischio” , come riporta il primo articolo de "La Stampa". E' una minaccia?
Bene! Fatelo cadere! 
Il ddl della Finocchiaro e Zanda non si fa, il Movimento vince le elezioni e voi andate tutti a casa! 
Poi vediamo quali leggi tirare fuori dal mucchio che giace presso le Commissioni e quali leggi, già esistenti ma disattese, far finalmente valere!



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