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A proposito del Bosone di Higgs detto la «Particella di Dio»

Creato il 06 luglio 2012 da Tanogabo @tanogabo2

Cari lettori, oggi trovo l’occasione ideale che giustifica il dettato del nostro blog: “cercare di comunicare utilizzando il web come fonte principale per notizie, foto, misteri, storie e leggende“. La fonte di oggi è un articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia e scritto dallo scienziato Antonio Zichichi. Questo scritto spiega in maniera chiara e facilmente fruibile cosa è il Bosone di Higgs detto la «Particella di Dio».

A proposito del Bosone di Higgs detto la «Particella di Dio»

Antonio Zichichi

Antonio Zichichi è direttore della Scuola Internazionale di Fisica Subnucleare (Erice-Ginevra) ed in quest’articolo scrive: 
Cosa ha di veramente speciale il Bosone di Higgs detto la «Particella di Dio»? Due cose: nasce da una massa immaginaria ed è «pallina» non «trottolina». Noi fisici abbiamo scoperto decine e decine di particelle che per una ventina di anni erano state credute «elementari», che vuol dire «fatte di nient’altro che di se stesse»: nel 1947 erano cinque. Poi diventarono più di duecento. Il che portò alla conclusione che queste particelle non potevano essere elementari. Oggi sappiamo che le particelle veramente elementari sono appena 12 di cui sei dette «leptoni» (dal greco «leggere») e sei dette «quark». Infine tre tipi di «colle». Quella elettromagnetica, quella debole e quella forte. L’elettrone dei nostri atomi è esempio di «leptone». Sono i sei «quark» che generano l’enorme quantità di «particelle» non elementari e chiamate alcune mesoni e altri barioni. Tutte queste particelle sono «trottoline». Nessuna di esse è «pallina». Già negli anni Sessanta del secolo scorso era sorto il problema del perché nessuno aveva mai trovato una «particella» tipo «pallina». Un gruppo di fisici americani fece un esperimento e annunciò la grande scoperta: una pallina con massa reale. Chi scrive dimostrò nel 1967 che quella «pallina» non esisteva. Se quella «pallina» fosse realmente esistita, addio Bosone di Higgs che, contrariamente alla «pallina» americana nasce dalla esistenza della «massa immaginaria» nella logica che governa l’Universo Subnucleare. La «Particella di Dio» non è fatta né con quark né con leptoni. Esiste come «pallina» fondamentale che nasce in quanto due Forze Fondamentali della Natura che i nostri padri pensavano totalmente indipendenti, si mescolano tra di loro producendo la Forza di Fermi e la Forza Elettromagnetica. Quella elettromagnetica ha come «colla» la luce che è una «trottolina» talmente leggera da avere massa zero. Quella di Fermi ha come «colla» tre «trottoline» pesantissime. Incredibile ma vero. Il meccanismo di miscela delle due forze fondamentali che producono la Forza di Fermi e la Forza Elettromagnetica deve essere prodotto dalla massa immaginaria presente nella densità di energia che descrive il fenomeno della «miscela». La scoperta del «Bosone di Higgs» apre l’orizzonte della Scienza Galileiana che studia l’Universo Subnucleare alla esistenza delle masse immaginarie. La scoperta del Bosone di Higgs ci dice che le masse immaginarie sono parte fondamentale della Logica che regge il mondo. I nostri antenati hanno impiegato diversi millenni per scoprire che, oltre ai numeri detti «reali» c’erano anche quelli cui dettero il nome di numeri «immaginari». Molti dei nostri antenati ebbero grosse difficoltà ad accettare l’esistenza dei numeri immaginari. Esattamente come molti esponenti della cultura dominante hanno ancora oggi qualche difficoltà ad accettare l’esistenza della «massa immaginaria» per descrivere la realtà che ci circonda e di cui siamo fatti. Nessuno direbbe di avere bevuto duecento grammi di aranciata con massa immaginaria. Quel succo è fatto con particelle aventi tutte massa reale. Eppure è proprio vero che quella massa reale ha le sue radici nella massa immaginaria che l’amico e collega Peter  Higgsha voluto proporre nel lontano 1964 per risolvere il problema della esistenza delle masse reali senza le quali non potremmo essere qui a discuterne. L’esempio più eclatante della difficoltà che hanno alcuni esponenti della cultura dominante sta proprio nel nome «Particella di Dio» che è stato dato al Bosone di Higgs dagli scettici. Motivo: se è vero quello che propone Higgs, lui diventa Dio. Ed è proprio l’autore di questa formidabile novità, l’amico e collega Peter Higgs, che è stato a Erice fino a domenica scorsa per seguire il 50° Corso della Scuola di Fisica Subnucleare come da noi detto su queste colonne il 24 giugno scorso.

Giornale di Sicilia

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