Magazine Diario personale

A scuola di musica (in fasce).

Da Jessi

Qualche giorno fa, al nido, abbiamo avuto una lezione aperta del corso di Musica in Fasce che Bibì ha frequentato quest’anno. Erano presenti i bambini della sua classe (lei era l’unica bambina), i genitori e due tate.

Abbiamo già parlato insieme della teoria nota come ‘Music Learning Theory’ del Prof. E.E Gordon: in sintesi, si tratta di una teoria secondo la quale lo sviluppo della sensibilità musicale segue una strada separata e parallela a quella del linguaggio verbale. Per questo, proprio come accade per il linguaggio, c’è bisogno per i bambini di un’esposizione ricca e preoce, a partire dalla nascita.

La nostra tata della musica ci ha dato un compito per le vacanze. Lei sostiene, in accordo con la Music Learning Theory, che sia importante far ascoltare ai bambini molta buona musica, priva di parole, perchè possano concentrarsi ogni tanto sul solo linguaggio musicale. Un esempio è quello della muscia classica oppure il jazz. La tata ci ha anche detto che ogni bambino e ogni bambina sente un suo ritmo, ha le sue personali interpretazioni della musica e che tutti devono essere lasciati liberi di esprimersi, a partire da uno stimolo pensato per loro, in modo libero e creativo. Il lavoro di  Gordon, infatti, anche per questo aspetto viene confrontato a quello di altri pensatori, quali Montessori, Pikler, Goldschmied, Stern che “hanno promosso da tempo una visione del bambino capace di apprendere in autonomia la realtà, in un contesto di rispetto dei suoi tempi e di comunicazione affettiva” (fonte).

Ringraziamo la tata che ci ha insegnato un altro modo in cui i bambini sono maestri.

Quale tipo di musica ascoltate con i vostri bambini? quale preferiscono?

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