Magazine Cinema

A Serbian Film (ovvero, quando gli Spolier sono necessari e benevoli)

Creato il 27 novembre 2013 da Presidenziali @Presidenziali
Titolo originale Српски филм (Srpski Film) Lingua originale Serbo Paese Serbia Anno 2010 Durata 110min Colore Colore Audio Sonoro Genere Horror, Thriller Regia Srđan Spasojević Soggetto Srđan Spasojević Sceneggiatura Srđan Spasojević, Aleksandar Radivojević Produttore Srđan Spasojević Produttori esecutivi Nikola Pantelic, Dragoljub Vojnov Fotografia Nemanja Jovanov Montaggio Darko Simic Musiche Sky Wikluh Scenografia Nemanja Jovanov Costumi Jasmina Sanader Interpreti principali Srdjan Todorovic, Sergej Trifunovic, Jelena Gavrilovic, Slobodan Bestic, Katarina Zutic, Luka Mijatovic Guarda il trailer
A Serbian Film (ovvero, quando gli Spolier sono necessari e benevoli)Premesso che "nonconsigliare" un film equivale per alcune persone a dover volerlo vedere, questa recensione non vuole in alcun modo ne consigliare ne sconsigliare la visione della pellicola in questione, ma solo darne una personale review. L'incontro con questa pellicola, nel mio caso proviene infatti proprio da una casuale lettura di una mini recensione all'interno di una classifica (robe tipo ledieci.it) che lo consacrava ad essere uno dei film più disturbati (sì: disturbati) della storia del cinema contemporaneo. Ad affiancarlo nella suddetta classifica c'erano anche film del calibro di Salò e le 120 giornate di Sodoma, e Freaks. Forse ingenuamente, o forse per troppa fiducia in me stesso, decisi di considerare doverosa la visione di tale lungometraggio, non considerando che magari vedere un film al top della classifica dei più disturbanti di sempre avrebbe potuto nuocere seriamente alla mia integrità psichica... Ora: la locandina qua affianco la vedete, giusto..? Bene. Non è un caso che la sagoma insanguinata dell'immagine sia la Serbia, che per anni ed anni ha avuto a che fare prima con un'armonia (vuoi forzata o sognante) dittatoriale, poi con una guerra tremenda, poi con un'altra guerra e decine di conflitti e conflittucci interni "dettati" dai capricci dei governanti di turno; difatti il regista stesso dichiara "Questo film è il diario delle angherie inflitteci dal Governo Serbo, il potere che obbliga le persone a fare quello che non vogliono fare, devono sentire la violenza per capirla". Un paese piuttosto caldo insomma, non sempre padrone di se stesso... Anche l'argomento portante del film é piuttosto caldo, infatti si tratta della storia di un attore pornografico che, vistosi ridotto sul lastrico, accetta di "ricominciare"a lavorare accettando "un'offerta che non si può rifiutare". Gli viene infatti offerto da un magnate del porno estremo (amico di suo fratello, con il quale non ha degli ottimi rapporti.... furbo, no?) di girare un'ultima pellicola, molto spinta, ma con un onorario da diversi zeri. Contrariato, avvisati la moglie e il figlioletto (certo non dirà al piccolo Petar: "Papà và a sgozzare una troia e poi se la scopa, poi torna e ti porta a disneyworld...", certo che no, non gli dice un cacchio), accetta. Quando capisce che il film del quale sarebbe stato protagonista si tratta di uno pornosnuff, si tirà indietro, o meglio ci prova, ma viene drogato e viene costretto a girarlo comunque. Si sveglia il giorno seguente sentendosi come Luke Harding (http://www.huffingtonpost.com/2013/11/22/luke-harding-_n_4319588.html) e scopre di aver girato una scena dove fa sesso violentemente con una donna (molto probabilmente non consenziente) che lui stesso, in un turbine schiumante di piacere animalesco e furia omicida, decapita con un machete. Felicissimo dell'accaduto, cioè no, volevo dire: agghiacciato, tenta di risalire a come tutto questo sia potuto accadere, e tramite vari flashback capirà di aver commesso nefandezze indicibili. E' ormai diventato parte di un oscuro filone hypersnuff a base di fellatio dai denti cavati con le pinze e quant'altro (vi prego di non volermene se cerco di non ricordare nei dettagli). Quando incontrerà il produttore avrà addirittura l'onore di poter assistere alla proiezione di un film di un genere che quest'ultimo considera "il futuro della pornografia": newbornporn (pornoneo-natale). Evito.Descrizione.Dettagliata.Ci.Arrivi.Da.Te. Infine cercherà una vendetta, ma non riuscirà ad andare molto in là, anzi sarà lui stesso carnefice di una atroce vendetta architettata dal fratello, che riuscirà a coronare il suo sogno di sempre, scoparsi la moglie del protagonista, accanto a lui (il protagonista) che stupra il cadavere (almeno spero, e per dire che uno "spera" che sia il cadavere) del figlioletto... Se vi ho fatto passare la voglia, buon per voi. Se vi ho fatto venire voglia, buon per voi. Da un punto di vista tecnico, il film non é malaccio... belle le scelte di fotografia un po' sgranata nei flashback e nei filmati proiettati, belle anche le ambientazioni vuote prive di pareti che fanno sembrare le vicende (svolte presumibilmente in scantinati umidi) come accadute in un sogno, quindi lontane dalla realtà. Il dramma umano é percepibile fin dall'inizio: il protagonista infatti decide di fare la svolta "estrema" (se l'immaginava comunque ben meno estrema, poveretto) per amore della famiglia (un pò come Walter/Heisenberg), ed è molto riluttante nell'intraprenderla. Si viene a creare una strana figura di vittima/carnefice, in quanto appunto lui è costretto ad effettuare tali tremende atrocità oscene. Comunque, anche il regista fosse il nuovo Kubrick, con un film così "eccessivo" non si può che giungere ad un giudizio fondamentalmente negativo, seppur con qualche riserva (per la tecnica non mediocre, per il soggetto singolare, e se proprio vogliamo, anche per l'intento politico che il regista ha sempre tenuto a sottolineare). Come affermato in precedenza, questo film ha in realtà delle pretese politiche sulla nascita e la crescita del popolo serbo, che da sempre viene "stuprato"/"violentato" o "indotto a stuprare" da chi lo governa, senza capire cosa stà accadendo o perché, come appunto qualcuno sotto l'effetto di un potente narcotico. Se si vuole si possono trovare delle metafore più o meno immediate, ad esempio nel finale si può pensare ad esempio come un nostro pari (un fratello) ci costringa (in quanto detentore del potere) a "violentare" il nostro stesso futuro (il proprio figlio), neanche drogandoci, ma semplicemente coprendo tale futuro con un lenzuolo (distogliendo l'attenzione su ciò che effettivamente ci si stà facendo, rendendoci ignari del dolore che proveremo una volta scoperta la verità). ...Mi dispiace molto per Spasojevic, perchè credo che ben pochi "utenti" di questa pellicola abbiano poi approfondito le tematiche che, standogli così a cuore, ha voluto comunicarci in un modo tanto violento quanto (va bhè, diciamolo) indimenticabile. ...E non mi rifierisco naturalmente alla pornografia o agli snuff movie. Voto: N.C.

A Serbian Film (ovvero, quando gli Spolier sono necessari e benevoli)

Una scena del film


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines