Ero un po' incerta sulla reazione della nostra abitudinaria bimba, visto che abbiamo passato qualche giorno di capricci prima di un altro "scatto di crescita", con una vistosa maturazione del suo linguaggio e dei suoi comportamenti.
Peccato che prima abbiamo passato giornate con bizzosità di varia intensità... Crescere è faticoso, si sa.
Fortunatamente la pazienza ha retto.
E' stato davvero un bel fine settimana: siamo partiti venerdì sera, alla volta di un paesino della Val di Non, vicino a località famose ma fuori dal casino.
La vista dalla finestra era questa:
Abbiamo mangiato bene, dormito parecchio (più che a casa!), riso e camminato, giocato e ancora giocato.
"Cos'è che ti è piaciuto di più della vacanzina?"
"Lo scivolo!"
Che domande!
A Merano infatti c'era una grazioso parco giochi proprio in mezzo ai mercatini, strategico per bimbi e genitori.
Io ho fatto un paio di giri per le bancarelle, assaggiato il gluhwein (con tazza ricordo gratis), constatato quanto siano ladri i bancarellari tarocchi di Vicenza in confronto a quelli originali altoatesini e quanto adori gli oggetti kitsch come i cappelli di peluche a forma di elmo vichingo con trecce rosse e simili.
Ci siamo goduti noi tre (Attila era rimasto a casa coi nonni, stando via un giorno e mezzo non aveva senso fargli fare una sfacchinata), il panorama, i cavalli, persino i cagnolini affettuosi di passaggio.
Non ultimo, il pupazzo di neve di pezza, ad altezza di bimbo, che decorava le scale dell'albergo, e lei se l'è sbaciucchiato tutto, e quando stavamo partendo l'ha salutato con immenso affetto, "ciao, pupazzo di neve tutto polveroso!".
Al ritorno, anzi, alla partenza, in auto si è accesa la spia del motore.
Molto probabilmente è andato il sensore dell'albero a camme.
Sperando che il meccanico la sistemi per le feste, abbiamo fatto una gran risata quando Elisa ha fatto la diagnosi: "potrebbe essere un problema di benzina!"...
Buona settimana a tutti!
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