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Abou Ismail e company

Creato il 19 aprile 2012 da Baraem
Il 26 Aprile si avranno i risultati ufficiali, ma gia' da ora e' ben chiara la situazione dei candidati presidenziali.
Fino qualche giorno fa erano 23, oggi sono 13. Ben 10 di loro sono stati esclusi per difetti di forma, mancanza di firme o quant'altro, e tra loro ci sono i nomi noti, quelli importanti, quelli che gran parte del Popolo voleva veder fuori.
E' stato squalificato Omar Soliman, e con lui Khairat Shater, l'uomo dei Fratelli (non) Mussulmani (ne parlammo qui).
Ma non solo.
Dopo giorni e notti di continue discussioni, programmi televisivi, talk show, manifestazioni, proteste e ricorsi, e' finalmente fuori anche Sheik Hazem Abou Ismail, candidato Salafita
In questi giorni, l'Egitto ha assistito a scene vergognose di uomini che baciavano le mani di Abou Ismail, ormai venerato dai numerosi salafiti e seguaci.
Ma siamo sicuri che tutto questo affetto sia sincero? Sicuramente c'e' chi lo appoggia per convinzione, chi lo appoggia perche' finalmente un esponente religioso potrebbe riuscire ad occuparsi del peccaminoso Egitto, ma c'e' anche chi (e parliamo di grandi cifre) si trova a seguire lo Sheik perche' pagato.
100 lire egiziane + 1 pasto e' quanto stato dato a contadini di vari Villaggi del Sud dell'Egitto per recarsi in questi giorni a supportare il povero Abou Ismail, vittima di un complotto estero
Sostenuto da centinaia di perone in lacrime, esasperate e determinate, Abou Ismail voleva convincere il Paese che sua madre non e' cittadina americana, ma cittadina egiziana. Purtroppo l'America ha confermato il contrario, creando cosi' una reazione a catena degna di una telenovelas. 
"L'America e' dietro a tutto questo", "Gli Americani hanno paura di Abou Ismail" questi i slogan piu' gettonati dai seguaci dello Sheik.
Intanto da ieri centinaia di persone si sono accampate per protesta a Madinet Nasr, difronte la sede della Commissione elettorale. E non contente hanno cominciato stasera a trasferirsi verso Piazza Tahrir, dove per il 20 Aprile, Venerdi' prossimo, e' prevista una manifestazione milionaria alla quale partecipero'.
Abou Ismail e' un esempio lampante di come questa gente si stia nascondendo dietro l'Islam per fare i propri comodi. E non solo lui, ma anche i Fratelli (non) Mussulmani, che si non sono un partito religioso, ma hanno scelto un nome religioso che quanto meno dovrebbero rispettare, al contrario di come agiscono.
Da mussulmana sono profondamente schifata di questi personaggi che non fanno altro che dare un'idea medioevale della nostra religione, infangandola, usandola a piacimento, senza pensare alle conseguenze.

Se davvero conoscesse la religione islamica, il signor Abou Ismail, saprebbe che dai tempi del Profeta Mohammed (PPSDL) stesso la religione era tenuta fuori dalla politica. 

Perche' la religione e' fede, la politica e' fatti, e' soldi, e' potere.
Percio' sono due cose incompatibili.
Dai tempi di Moubarak la Sharia era la base della Costituzione e, se quest'ultima fosse stata seguita bene, gli egiziani avrebbero vissuto meglio.
Purtroppo invece molti si dimenticano di questo particolare e tremano vedendo soggetti come Abou Ismail che associati alla parola Sharia creano solamente un terrorismo psicologico totalmente inutile e controproducente.
Abou Ismail non rappresenta la religione islamica.
Neanche la barba lunga rappresenta la religione islamica e neanche il viso coperto la rappresenta.
Consiglio a questa gente, che predica una religione non facendo altro che infangarla, di andarsi a leggere gli insegnamenti del nostro Profeta (PPSDL) che predicava la pace, la convivenza tra i popoli e le religioni e la tolleranza.
Abou Ismail, puoi pregare all'infinito con il tuo corpo, ma e' il tuo cuore quello che conta.

Abou Ismail e company

"L'Islam non e' questo
(riferito ai simboli dei partiti El Nour e i Fratelli (non) Mussulmani),
l'Islam non e' un partito,
l'Islam non e' una persona"




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