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Afrodisiaci naturali: l’Eros a Tavola

Creato il 07 aprile 2011 da Federina

Alcuni cibi, da sempre considerati afrodisiaci naturali, devono la loro fortuna più che altro alle loro proprietà stimolanti e tonificanti.

disfunzione erettile
I più noti sono rodiola, maca, eleuterocco e ginseng. Il ginseng è una radice molto conosciuta per le sue proprietà tonificanti, energizzanti e stimolanti per corpo e mente e nota anche come Panax Ginseng. Anche di rodiola, maca ed eleuterocco si utilizza la radice.

Tutte queste sostanze sono state studiate a lungo per le loro proprietà, ma queste ricerche non hanno dato risultati inequivocabili.

Il Ginseng in realtà ha dimostrato di avere delle virtù afrodisiache. Ad esempio è dimostrato che è utile agli uomini che soffrono di una disfunzione erettile e dà giovamento dopo averlo assunto per otto settimane sotto forma di estratto secco. Nessuna magia dunque: semplicemente il ginseng aumenta l’afflusso di sangue nei corpi cavernosi del pene con un effetto simile a quello dei farmaci utilizzati per curare la disfunzione erettile.

L’afrodisiaco più sicuro è la maca, nota come la pianta della fertilità e del desiderio, è la sostanza che ha risposto meglio alle inchieste della scienza.

Alcuni studi recenti hanno dimostrato che la maca influenza positivamente la produzione del liquido seminale, la motilità e il numero degli spermatozoi ed è utile anche per chi ha problemi di disfunzione erettile.

Altri studi sulla maca dimostrano anche un miglioramento del benessere psicosociale e del desiderio nell’uomo e dell’attività sessuale nella donna in menopausa, oltre che della performance sessuale tout court.

Nessuna certezza di effetti afrodisiaci dà l’eleuterocco, pianta dalle certe proprietà energizzanti, stimolanti e toniche, ma che agisce principalmente sul sistema immunitario, sulla resistenza agli sforzi e come antistress. Sono però pochi gli studi sull’eleuterococco come afrodisiaco.

Sulla rodiola, pianta molto diffusa nell’Europa del Nord e noto per le sue proprietà adattogene e toniche, si sa di più. In vari studi clinici, la rodiola ha dimostrato di avere effetti psicostimolanti, antistress e di favorire l’utilizzo dell’energia a livello cellulare. La rodiola è sicuramente utile anche nei casi di disfunzione erettile ed eiaculazione precoce.

Anche il guaranà è, per la tradizione popolare, una sveglia per il desiderio e la passione. Il seme del guaranà è stato ampiamente studiato perché è ormai dimostrato che contrasta il senso di affaticamento e migliora le performance mentali come attenzione, memoria, vigilanza e reattività agli stimoli. In alcuni casi però stimola l’aggressività ed è proprio per questa sua caratteristica che spesso gli vengono attribuiti anche poteri afrodisiaci.

Alcuni studi sulla Yohimbina, un alcaloide contenuto nella corteccia della Corynanthe yohimbe sembrano dimostrarne gli effetti afrodisiaci, ma il Ministero della Salute ne ha bloccato la diffusione per la sua presunta tossicità.

Molte sostanze passano per afrodisiache perché irritanti, piccanti, speziate, particolarmente saporite o con spiccate proprietà vaso-dilatatorie.

Santoreggia, sedano, cumino, curcuma, coriandolo, aglio, cannella, zenzero, noce moscata, zafferano, rafano, senape, pepe e peperoncino sono considerati ingredienti speciali per le cene romantiche. Ma secondo gli esperti è tutta suggestione visto che le conferme scientifiche di questi effetti afrodisiaci proprio non ci sono.

Nell’immaginario collettivo, gli afrodisiaci per eccellenza sono però i testicoli di manzo o agnello, le ostriche e il tartufo per il suo profumo intenso e probabilmente anche per quanto costa. In realtà il tartufo contiene delle sostanze molto simili agli ormoni sessuali che potrebbero giustificarne le sue supposte proprietà eroticizzanti, ma per poterne godere bisognerebbe consumarne una quantità veramente esagerata.

Federica Schiassi


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