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Al Colle per l’ultimo democrac

Creato il 21 marzo 2013 da Angelonizza @NizzaAngelo

Al Colle per l’ultimo democracMentre scrivo, Beppe Grillo è già dentro la sala della vetrata del Quirinale. Seguiranno i capi di Pdl e Lega, poi il presidente emerito Ciampi e, infine, toccherà al Pd. Comunque vada sarà un crac. I democratici sono gli illustri sconfitti della campagna elettorale, salvati solo dal porcellum. Diranno a Napolitano di voler fare un governo del cambiamento, all’indomani dello strabismo che li ha accompagnati durante la competizione: una volta guardano al Centro, una volta a Sinistra, e adesso ai grillini.Il punto è che la squadra democrat ha fallito in fase di organizzazione pre-elettorale e ora cerca di ricalibrare il colpo per evitare di steccare pure l’esecuzione. Ma di quale esecuzione si tratta? È questo il tarlo, il rompicapo, la complicata gatta da pelare proprio per Napolitano alla vigilia della fine del suo mandato. Ci siamo ficcati in uno iato, nel vuoto del discorso governativo. Mille sono le ipotesi formulate dai media e dagli addetti ai lavori, ma nessun ragionamento sembra prevaricare sull’altro, nessuno più degli altri pare godere di un fondamento concreto. La posta in gioco, con un centrodestra al limite della presentabilità (come l’Annunziata in un momento di luce disse senza veli ad Angelino Alfano) e con un M5S ricettacolo delle domande e dei desideri della moltitudine, il centrosinistra ha ancora una chance. Bersani si faccia già da parte, il Pd presenti una formazione alternativa, che faccia gola ai Cinque Stelle, metta in conto di operare a termine, lavori fin da subito alla ristrutturazione delle regole del gioco/voto e alla riduzione dei costi della politica (che sì forse sono una pagliuzza nell’ordine dell’economia generale ma di fronte all’opinione pubblica pesano come una trave) e al più tardi fra un anno candidi Renzi. Sarà un crac programmato, gentile, che perlomeno non scioccherà l’elettorato e lo educherà alla prossima sfida.



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