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alessia e michela orlando: ERA DI MAGGIO, ANCHE NEL GIALLO AMERICANO

Creato il 06 gennaio 2011 da Gurufranc

alessia e michela orlando: ERA DI MAGGIO, ANCHE NEL GIALLO AMERICANO

La scrittura di Cornell Woolrich è lacerante come un urlo nella notte.

(Dorothy Salisbury Davis)

IL GIALLO

prismatico riflesso di quotidiane vicende o illusorio pathos per vite misere e prive di interesse?

Il giallo Mondadori, LA DONNA FANTASMA, serie ORO, I classici del giallo, di Cornell George Hopley-Woolrich, che in questa occasione si firma William Irish, uno dei suoi pseudonimi; prima edizione 1950, per i tipi di Garzanti Editore; ristampa Mondadori del 27 agosto 1974, inizia così:

CENTOCINQUANTA GIORNI

PRIMA DELL'ESECUZIONE

Le sei del pomeriggio

La sera cominciava a vivere, e così lui. Ma la sera si mostrava quieta, mentre lui appariva agitato. Non doveva essere una collera recente, la sua, a giudicare dalla faccia stravolta. Un'ira accesa, impotente ma bruciante, di quelle che durano a volte per ore. Era una vergogna, anche perché voleva dire essere in disarmonia con tutto quanto lo circondava. L'unico particolare stonato in tutta la scena.

Era di maggio, verso sera, all'ora in cui ci s'incontra. L'ora in cui mezza città, sotto i trenta, si è ravviata i capelli, ha riempito il portafoglio e corre eccitata all'appuntamento. E l'altra mezza città, sempre sotto i trenta, si è incipriata il naso, ha infilato il vestitino bello e si avvia con gioia allo stesso appuntamento.

A questo punto si può già tirare un respiro di sollievo e predisporsi all'inevitabile abbraccio: il giallo sta decollando; la vicenda deve per forza essere intrigante giacché: I – la descrizione riguarda la fase che precede immediatamente gli incontri; II – deve trattarsi di incontri d'amore, considerato che la metà del cielo, quello maschile, si è ravviata i capelli, ha riempito il portafogli e si è avviata; III – l'altra metà del cielo si è incipriata, ha indossato il vestito adatto all'occasione e con gioia chiaramente frizzante si avviata; IV – le due metà del cielo stanno per ricomporsi, giacché si sono avviate verso il medesimo appuntamento; V – le due metà del cielo, l'insieme in via di ricomposizione è quello di chi ha meno di trenta anni. Tutto ciò accade in una sera del mese di maggio; anzi, per ragioni del tutto evidenti, conviene ripeterlo: ERA DI MAGGIO.

C'è, però, una nota stonata e riguarda il LUI : non è in armonia con la scena ed è, addirittura, agitato; tanto agitato da essere una vergogna, essendo in palese disarmonia con il resto, con il contorno. Nella trama non esposta ci pare svolgano un ruolo la temperatura, i profumi, i rumori che si fanno sempre più clamorosi, man mano che la vita della città si fa più concitata, all'approssimarsi dell'ora fatidica, delle'ora dell'incontro. C'è di più: c'è il rumore e il profumo dei dollari. Si può, quindi, opinare che non ci fossero le carte di credito. Ci si deve chiedere: era meglio? Era peggio? Era più facile o meno agevole intrigare la donna lasciandole vedere il malloppo tra il cuoio del portafogli e farlo immaginare ai lettori o avrebbe fatto più effetto la carta di credito, anche nella narrazione? Domande che lasciamo nell'aria, essendo forse più rilevante delle risposte una parola usata da William Irish: SCENA: il LUI e la sua ira sono l'unico elemento stonato della SCENA.

Questa parola giocherà forse un ruolo nella vicenda? Ha a che fare con il resto della storia narrata o svolgerà solo la limitata funzione di far fissare l'attenzione del lettore sul quadro iniziale,  sulla scena, appunto, che, per quanto in movimento, è pur sempre la descrizione di un solo momento di vita vissuta di una fetta di umanità?

Possiamo saperne qualcosa di più mettendo a fuoco l'autore.

Ha scritto una valanga di gialli, ma questo è il primo. In ciò è anche la ragione per la quale fu pubblicato da Mondadori: la nuova collana di gialli, SERIE ORO, sarebbe stata costituita dal primo libro di grandi nomi e la copertina avrebbe assunto le tonalità dell'ORO.

Da ciò si può dedurre che sia uno dei grandi nomi. Quali sono i grandi nomi, cosa li può qualificare come tali? Ce lo dice Alberto Tedeschi, all'epoca della pubblicazione DIRETTORE RESPONSABILE della collana: per verificarlo basta verificare se i libri hanno suscitato l'interesse del CINEMA. E per questo basta scorrere l'elenco dei libri pubblicati da Irish, per scoprire che è stato uno degli autori più rilevanti per il filone detective story.  Consideriamone solo due: Convicted (Una notte a New York) con Rita Hayworth; Rear Window (Finestra sul cortile) celebre film diretto da Alfred Hitchcock. Solo due: ma di una serie costituita da ben 21 libri trasformati in film in U.S.A., con l'aggiunta di tre in Argentina e due in Francia, come si può leggere nella presentazione di Alberto Tedeschi che si firma solo A.T.: anche la sua è una firma celebre.

Ritornando al libro: cosa si può dire ancora senza disturbare le lettura di chi volesse cercarlo? Aggiungiamo qualche elemento a caso: luci soffuse, color ambra; un soprabito poggiato su uno sgabello, ovviamente in un bar; una ordinazione: scotch e poca acqua; una donna con un cappello che assomiglia a una zucca; la stessa donna ch sgranocchia un salatino cercando di rimanere impassibile a uno sguardo; una domanda indiscreta: Avete programmi per questa sera? E ancora: diciotto giorni prima dell'esecuzione: un uomo con l'abbronzatura tipica di chi vive a latitudini più calde.  

Ritornando alla parola SCENA, si può saltare verso la fine della faccenda. Da un bidone della spazzatura viene estratto un cappello; lo raccatta una vecchia; dalla ricostruzione investigativa si sa che lo ha poi venduto a un negozio; dalle stesse indagini si sa che quel cappello era stato buttato da una cameriera, la cui padrona era stata rinchiusa in manicomio.

Veniamo all'ultima frase: Se proprio volete vedere una morale, potrei suggerirvene una: non invitare mai una persona estranea a teatro, se non si è degli ottimi fisionomisti.

Infine, sull'autore che nacque e morì a New York: una vita complessa e amara, che ci ricorda il clima della canzone ERA DI MAGGIO ed è in parte restituita dalla sua ampia produzione. Soffrì molto la morte della madre, tanto da isolarsi, narcotizzato dagli eccessi da alcool. Quell'acuto senso di amarezza è integrato anche da ciò che è rimasto nel cassetto: l'autobiografia e due libri. Uno di questi, considerato che fu alcolista, che si trascurò molto e finì diabetico, con una gamba amputata, su una sedia a rotelle, per morire nel 1968, solo, accudito dai camerieri di un albergo, è:  The Loser (il perdente).

Illustrazione: ritratto di Alfred Hitchcock.



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