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Ambasciatore italiano arrestato per traffico di minorenni

Creato il 08 aprile 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
Ambasciatore italiano arrestato per traffico di minorenni apr 8, 2014    Scritto da Eugenia Nicolosi    Attualità, Cronaca 0

Ambasciatore italiano arrestato per traffico di minorenni

La Farnesina ha sospeso l’ambasciatore italiano in Turkmenistan Daniele Bosio, 46 anni, fermato a Manila (Filippine) con l’accusa di abuso e traffico di minorenni. 

Secondo le autorità locali Bosio avrebbe violato le leggi in materia di tutela dei minori e nella vicenda sarebbero coinvolti almeno tre bambini. È stata un’attivista australiana impegnata a difendere i diritti dell’infanzia a muovere le accuse sulla base delle quali la polizia ha portato avanti il fermo che, ultime notizie non verificate, dicono sia divenuto un vero e proprio arresto.

Il giudice filippino non lascerà passare oltre una settimana per stabilire le sorti del diplomatico italiano e attende adesso di poter procedere allo studio di documenti e testimonianze sulle attività precedenti di Bosio, relative a interventi e collaborazioni con Organizzazioni Non Governative tra le quali McDonaldHouse, Big Brother of New York, Caritas Roma e Peter Pan, che hanno come mission la cura e la salvaguardia di bambini disagiati o affetti da tumore.

Secondo le – discordanti – fonti, Bosio sarebbe stato trovato all’interno di un appartamento, o in un parco giochi o ancora nella suite del resort nel quale alloggiava in compagnia di bambini di età compresa tra gli otto e i dodici anni.

Il commissariato di Laguna, presso la quale é trattenuto, gli consente di comunicare con l’Italia e Daniele Bosio smentisce le accuse dichiarandosi non colpevole, affermazioni avvalorate da ex colleghi e conoscenti che lo descrivono come ‘amico sincero dei bambini‘, raccontando che proprio Bosio contribuì al finanziamento per la costruzione di una scuola nelle Filippine. Bosio racconta di aver semplicemente offerto ai tre bambini qualche attimo di svago al parco acquatico, oltretutto nella convinzione che avessero avvertito i rispettivi genitori.

Daniele Bosio al momento non é nelle Filippine in seguito a incarichi diplomatici ma per vacanza, motivo per il quale non potrà avvalersi dell’immunità diplomatica. L’ambasciata italiana intanto promette il massimo della trasparenza e dell’assistenza legale al diplomatico che rischia per le accuse di abuso fino a quaranta anni di reclusione e più di trentamila euro di multa e l‘ergastolo per le accuse di traffico di minori.

I tre minori coinvolti sono stati immediatamente tradotti presso la Onlus ‘End Child Prostituition, Pornography and Trafficking’ (ECPAT) e il presidente della sezione italiana Mario Scarpati dichiara di non credere alle accuse, sia perché nelle Filippine molti minori adescano turisti adulti con le scuse più disparate, come foto di gruppo o vendita di oggetti, per poi ricattarli in cambio di denaro, sia per le sue esperienze lavorative con Daniele Bosio, che definisce una persona estremamente brava, efficiente e seria.

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