American Hustle è una brillante spy story in salsa ultra pop, patinata e sgargiante, con un cast stellare dal regista di The Fighter e de Il lato positivo…
Non tragga in inganno la didascalia d’apertura: “Alcuni fatti raccontati sono reali”; è il solito stratagemma che inquina e depista. David O. Russell, infatti, con American Hustle si allontana dal realismo tipico del genere da poco riscoperto (si vedano Frost/Nixon e il più recente Argo) e le vicende del truffatore Irving (Christian Bale), divenuto collaboratore di un detective dell’Fbi (Bradley Cooper), a fianco dell’amante (Amy Adams), sono raccontate, pur traendo qualche spunto dall’operazione Abscam, congegnata nel 1978 dall’Fbi per arginare la corruzione politica al tempo dell’impeachment, con la freschezza e l’estetica glamour di una moderna e surreale commedia degli equivoci, in una girandola di siparietti slapstick e situazioni in bilico tra bizzarrie da commedia anni ’50 e situazioni da thriller cospirazionista. Il regista, amico di Spike Jonze e amante come lui del racconto metacinematografico non-sense che materializza il labile confine tra realtà e finzione, è perfettamente a suo agio nell’orchestrare una vicenda corale di riscatto e rivincita passando, dai drammi individuali di The Fighter e de Il lato positivo, agli stravaganti intrecci di politici improvvisati, buffe caricature di detective e sgangherati truffatori, divisi tra corruzione e amanti sovversive. Nel 1978 allo scoppio dello scandalo Abscam, l’agente dell’Fbi con manie di grandezza, Richie di Maso, si serve del modesto truffatore Irving e della sua amante per incastrare il sindaco di Camden (Jeremy Renner) e altri politici truffaldini. Nel farsesco gioco a tre, dove le acque si confondono e la seduzione diventa sempre doppio gioco, si inseriscono altri personaggi, tra cui l’ex moglie di Irving, Rosalyn (Jennifer Lawrence), uno sceicco fasullo di provenienza messicana e il boss Victor Tellegio (Robert De Niro).
American Hustle è, come recita il titolo originale, metafora del caos di una generazione politica allo sbando e riflessione amara sul dilagare di
un’inarrestabile corruzione, ma è soprattutto ricostruzione sfarzosa e iconologica, demenziale e grottesca dell’ultimo decennio dei seventies, condito da Jefferson Airplane, Tom Jones e rievocazioni jazz ellingtoniane, parrucche glam e istrionismo da baraccone. Letale e coraggioso mix che rappresenta ironicamente l’epoca degli scandali americani, sbeffeggia con audacia i seriosi fasti delle derive newhollywoodiane (Pollack, Lumet, Friedkin), giocando con atmosfere noir e affidandosi alla stravaganza narrativa di David O. Russell e alla recitazione sopra le righe di ottimi attori (tra i quali, Amy Adams e Jennifer Lawrence in odore di Oscar).
CAOS ABBAGLIANTE
Vincenzo Palermo
Regia: David O. Russell – Cast: Christian Bale, Bradley Cooper, Amy Adams, Jennifer Lawrence, Jeremy Renner – Anno: 2013 – Paese: Usa
Prezzo: € 19,90E-book: € 9,99Pagine: 456Editore: Sperling KupferGenere: NarrativaÈ il 1968 quando il notaio Saglimbeni decide di tornare in Sicilia con la...
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