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Amministrative 2012: io c'ero

Creato il 22 maggio 2012 da Bagaidecomm @BagaideComm
AMMINISTRATIVE 2012: IO C'EROA più di due settimane da queste benedette amministrative comasche posso iniziare a tirare le mie personali somme. Chi vi scrive le ha vissute in prima persona e e può vantare un mezzo sorriso alla fine dei giochi; starà poi alle folte schiere di ottimisti o pessimisti giudicare questo mezzo sorriso pieno o vuoto. Avete capito bene! sono uno degli oltre settecento candidati. Settecento e rotti candidati sono tanti, troppi, è dunque questa la cartina tornasole della polita comasca attuale? Il dato è di quelli che fanno rabbrividire! Un candidato ogni venti persone non è cosa da sottovalutare potrebbe essere la prova tangibile della disaffezione nei confronti della politica locale e non. Per non parlare degli aspiranti sindaco! Personalmente quelli in grado di governare seriamente questa città li ho contati sulle dita di una mano avanzandone anche un paio a dire il vero! Ma cosa spinge una moltitudine di persone così ampia a compiere il grande passo nei confronti della politica, scusatemi il termine, giocata? Che il bunga bunga style di Berlusconi abbia affascinato a tal punto di volerne ripercorrere le gesta? O forse l'esatto contrario… Personalmente posso dire che il mio continuo lamentarmi dei problemi di Como aveva stufato pure me, da qui la decisione di buttarmi nella bolgia alla ricerca di un "domani migliore". C'è sempre una componente narcisistica nel volersi candidare in un partito e questo è innegabile. La voglia di sentirsi sotto ai riflettori fa gola, il politico oramai viene visto come un extraterrestre al di sopra di ogni logica e legge umana, egli infatti può soverchiare quelle che sono le regole comuni andando oltre, in virtù del suo potere e non fa nulla se qui la posta in gioco è un misero posticino da consigliere comunale.. l'apparenza è tutto e non sempre le motivazioni che spingono una persona a proporsi come amministratore della città sono delle più nobili. Che chi si candida per ideali, chi per noia, chi per dare un senso ad un momento buio della propria vita, chi avrebbe qualcosa da dire sul serio e chi di cose da dire non ne ha affatto, chi lo fa per scherzo, chi per aiutare un amico e via dicendo; tutti lì, nella stessa scheda blu, con gli stessi identici diritti. Queste benedette amministrative le abbiamo vissute in pieno anche noi per la prima volta grazie a facebook. La mia bacheca era invasa da pubblicità più o meno raccapriccianti, i vari schieramenti entravano a casa mia e lo facevano dalla porta principale! Ne ho viste veramente tante in questi mesi confusi, caotici, fatti di gazebo e santini, di giovanotti ben vestiti pronti ad accaparrarsi pochi metri quadrati pur di spiegarti, a volte contro la tua volontà, la loro idea di città. Scene patetiche che ti fanno capire quanto la gente possa svendersi per raccattare un voto. Promesse difficilmente mantenibili, strette di mano vigorose e sorrisi smaglianti destinati ad appannarsi durante la lettura dei risultati. Ho visto gente cambiare schieramento all'improvviso; gente creare una lista da zero pochi giorni prima del termine massimo consentito, forte del loro dio denaro che tutto può e tutto concede, ed accusare gli avversari di non avere un programma elettorale. Ho visto il candidato di una lista civica vincere le primarie di un partito nazionale sbaragliando i tesserati del partito medesimo, sospinto da personaggi meno puliti e di certo molto più navigati di lui! Di contro ho visto un candidato di un partito perdere le proprie di primarie, non accettare sportivamente la sconfitta e creare una lista civica tutta sua. Quello che ho visto, e l'ho fatto con un amaro sorriso sulle labbra, è stata l'operazione "Rivergination" (scusatemi l'espressione alla Littizzetto) che quasi tutti i politici hanno dovuto compiere. Tutti a distaccarsi dall'immagine istituzionale del partito vero e proprio, tutti ad affrettarsi nel dichiararsi tecnici perchè la moda del momento, o gli scandali nazionali, lo imponeva. Ho visto movimenti pluristellati nati dal volere di una sola persona, uno solo a decidere, uno solo a dettar legge, uno solo a spacciare per democrazia una dittatura velata che forse tanto velata non è; personalmente certi tipi di movimenti mi spaventano perché impediscono di pensare con la propria testa.. ma questa è una riflessione squisitamente personale. Ho visto tante liste civiche, forse solo un paio degne di nota… entrambe colpevoli del fatto di credere che in un mondo come questo si possa fare la guerra alle bombe atomiche armati di pistola, non sempre essere idealisti paga in questo mondo e di certo non ha pagato in questo caso. In tutto questo ho sentito parlare di rivoluzione con troppa leggerezza, ho visto nel marasma delle idee pazzesche, naif, come l'istituzione della moneta locale, la vera utilità mi è ancora sconosciuta. Ho visto sportivi che ammiravo tentare la ribalta facendo leva solo sulla loro popolarità, proponendo il nulla in cambio di due belle spalle larghe che in passato davano sicurezza ai propri tifosi. L'ego di alcuni esplodere divorando tutto e tutti, l'interesse di pochi sovrastare i bisogni di molti attraverso futili e banali scuse. Ne ho viste tante in queste benedette amministrative zerododici, forse troppe, alcune mi hanno fatto sorridere altre pensare. Ne sono uscito un po' amareggiato lo ammetto; mi ha dato fastidio soprattutto capire che in fondo i pregiudizi che la gente comune si fa della sfera politica non sono poi tanto infondati. E la stampa non è esente da questo mio stato di amarezza. Tutto ciò però non ha scalfito minimamente l'amore che ho nei confronti della politica intesa come arte di governare la città, crederci sempre è d'obbligo. Quindi per favore non perdete ogni speranza voi che votate perché il voto è l'unica arma che abbiamo a nostra disposizione. Essere giovani ed avere uno sguardo spento, svuotato dal barlume della speranza e dalla voglia di rinascere, è la condanna peggiore che possiamo infliggerci. Non importa quali siano le ideologie, l'importante è partecipare per non essere esclusi o nel peggiore dei casi schiacciati da questo meccanismo. Le amministrative si sono concluse e non spetta certo a me fare commenti sul risultato. La mia esperienza si è fermata qualche giorno prima accompagnata all'uscita da quel mezzo sorriso che ancora oggi non so se considerare pieno o vuoto.
Roberto Zizza

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