by Valerio Daloiso · 2 marzo 2014
E’ di pochi giorni fa la triste notizia che Harold Ramis (regista/sceneggiatore/produttore/attore) ci ha lasciati. A causa di alcune complicazioni legate ad una vasculite infiammatoria autoimmune si è spento all’età di 69 anni il mitico Dr. Egon Spengler degli acchiappafantasmi. Tutti lo ricordano quasi esclusivamente per quel ruolo mitico e iconico di una delle commedie fantastiche che più hanno fatto la storia del cinema. Chi era però in realtà Harold Ramis? Un artista a 360 gradi potremmo definirlo, uno dei maggiori talenti nel campo della comicità emersi nella new Hollywood degli anni 70. Si lega fin dagli inizi della sua carriera a personaggi del calibro di John Belushi, John Landis e Dan Aykroyd e riscrive (letteralmente) la storia del cinema di commedia. Come co-writer di Animal House (1978) apre le porte al pubblico su un tipo di comicità scorretta, folle e anarchica che da lì in poi spopolerà e il cinema non sarà più lo stesso. La veste di sceneggiatore gli sta però stretta e ben presto si alternerà anche come attore e regista. L’esordio dietro alla macchina da presa risale al 1980 con Palla da golf ed è solo l’inizio di una brillante carriera che lo vede realizzare film di successo come National Lampoon’s Vacation (1983), Mi sdoppio in quattro (1996), Terapia & pallottole (1999), Indiavolato (2000), Un boss sotto stress (2002) senza dimenticare il suo piccolo grande capolavoro Ricomincio da capo (1993). Una commedia surreale e beffarda con protagonista l’amico e collega Bill Murray nel ruolo che vale una carriera e che vanta un remake italiano, E’ già ieri (2004) con Antonio Albanese. In mezzo tante piccole particine in ruoli da comprimario. Piccoli ruoli, sempre irresistibili, in film di successo come Qualcosa è cambiato (1997) o Molto incinta (2007). Un solo unico ruolo da (co) protagonista nel già citato Ghostbusters (1984) (e nel suo sequel, meno fortunato, Ghostbusters II del 1989), ma di quelli che rimangono per sempre nella storia del cinema. Un successo che lui stesso aveva contribuito a ideare assieme all’amico Dan Aykroyd. Al cinema ha chiuso col poco fortunato e non eccezionale Anno uno (2009), commedia demenziale con echi biblici, poi nel 2010 l’inizio della malattia. Arrivederci Harold. Adesso magari sarai già impegnato a fare scherzi nell’aldilà con la complicità di John Belushi.
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