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Anche questa è crisi

Creato il 22 dicembre 2011 da Gianlucaciucci
Anche questa è crisiNel nostro Paese si sente parlare troppo di soldi.
Per me è diventata un ossessione, ovunque mi giri una bocca vomita cifre ridondanti di compensi altrui o potenziali vincite. C'è una crassa violenza nel pronunciare tali cifre che non mi fa dormire sonni tranquilli, come se colui o colei che percepisce il detto emolumento debba essere per forza un poco di buono o che, comunque, sottragga tale cifra a tutti i bisognosi. Ugualmente vedo violenza nell'agognare i fantastiliardi promessi dagli innumerevoli concorsi a premi, per cui le tabaccherie, o qualunque altro punto vendita che vi possa venire in mente, sono piene di persone (per lo più anziani) intente a "grattare" pezzi di carta nello stesso modo in cui un cane gratterebbe la zona del suo corpo infettata da una zecca. C'è della pazzia in tutto questo, la pazzia dell'ingordigia, del sogno sporco e colpevole, della sconfitta sociale di chi cerca la catarsi nel soldo. Ed è su questa pazzia che fano leva coloro che i soldi li hanno davvero, per stuprare e deridere ancor di più i loro sudditi prostrati da una mancanza che si fa unico bisogno. Avviene così che il sindaco di Casale Monferrato (comune senza problemi economici) accetti 18 milioni di euro da Stephan Schmidheiny, imputato per disastro ambientale nel processo Eternit (ad oggi 1800 morti), per non costituirsi parte civile al processo. Avviene così che pure la ThyssenKrupp ci provi col sindaco di Torino per lo stesso motivo.
Capisco che quei soldi potrebbero essere utili per mille iniziative importanti però rappresenterebbero un precedente inammissibile proprio per chi ha poco o niente: che si possa comprare tutto. Compreso il perdono.

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