16 giovani uomini sono stati uccisi a sangue freddo nel momento piu' bello delle giornate del mese del Ramadan, durante la rottura del digiuno.
Non vi parlero' dei complotti, dei mandanti, degli esecutori..anche se io avrei gia' la mia opinione personale.
Non serve a nulla, almeno qui, puntare il dito su qualcuno.Mi auguro che questo lo faccia in maniera consapevole e determinata chi di dovere, e che ogni tanto giustizia sia fatta sulle morti gratuite e sul sangue che continua a scorrere su questo Paese.
Per la seconda volta, in meno di anno, l'Egitto e' di nuovo in lutto nazionale.
La prima volta, a Febbraio, a seguito della sanguinosa strage di Port Said (ne parlammo QUI).Ed ora a seguito di un attentato terroristico ai danni di soldati che non avevano neanche 25 anni.
Oggi, il Presidente Morsy, ha proclamato 03 giornate di lutto nazionale, e le fasce nere sono ricomparse sui schermi delle televisioni e nei programmi gioiosi del Ramadan.
Tantawi si e' recato stamani a visitare i 7 soldati feriti che si trovano all'ospedale militare del Maadi, mentre Morsy si e' recato al confine per vedere con i propri occhi quello che sta accadendo.
Nelle strade, nelle cittadine del Nord Sinai, gruppi spontanei di manifestanti hanno cominciato ad esprimere il proprio lutto, mentre stasera, in quasi tutte le moschee egiziane, e' stata dedicata una preghiera ai 16 giovani martiri egiziani.
E' di poco fa la notizia che Amr Mousa abbia incitato Morsi a rivedere, ora piu' che mai, i dettagli della sicurezza del trattato di Camp David.
Aspettiamo la verita', se mai ci sara', e la reazione decisa di Morsy, che ha promesso"i colpevoli saranno puniti"
Ancora una volta mi chiedo se avranno mai giustizia tutte le madri e tutte le mogli dei centinaia di ragazzi che da quasi 2 anni continuano a morire in questo Paese.
"Chi uccide un essere umano e' come se avesse ucciso tutta l'umanita'; e chi salva una vita e' come se avesse salvato tutta l'umanita'"
versetto 32 della quinta sura del Sacro Corano