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Antica Focacceria San Francesco – *** ½

Da Eatitmilano @Eatitmilano

Ci stiamo impegnando per voi nella ricerca della perfetta arancina a Milano. Leggete un po’ qui!

Dove si trova: due spazi a Milano
Via Piero della Francesca, 56, zona Sempione
Via San Paolo, 15, zona Duomo

http://www.sito3d.it/anticafocacceria/
Telefono: Via Piero della Francesca, 02-33609608 (prenotazioni e asporto)

Antica Focacceria San Francesco – *** ½

"Sempre pronti tutto il giorno"

Tipologia del locale: Gastronomia palermitana, ristorante

Non sono passate 24 ore tra la cena di Per tutti i gusti Sicilia, in cui Antica Focacceria San Francesco ha interpretato un ruolo di primo piano, e la mia visita all’ultima nata tra le sedi milanesi della catena di Vincenzo Conticello.
Perché se a Palermo l’arancina è fimmina a dispetto della sua mascolinità nel resto della Sicilia, a Milano la curiosità non solo è femmina, ma è soprattutto Petunia!

GLI SPAZI: Locale con un’ampia area attrezzata con panchine davanti al bancone dell’asporto in cui alla bisogna vengono aggiunti dei tavolini; tre gradini portano ad una saletta con una ventina di coperti. Arredamento molto curato con tavoli in marmo e sedie in ferro battuto. Piastrelline bianche alle pareti e fotografie b/n in ogni angolo.
Il tranquillo dehors - un’altra decina di coperti – è abbellito con piccole piante di ulivo e dal piacevole effetto di lenzuola bianche stese a nascondere l’urbanità circostante.
L’enorme lavagna all’ingresso riporta l’elenco di quanto disponibile durante tutto l’arco della giornata.
Tavoli apparecchiati con tovagliette e porta posate di carta su cui sono stampate le ricette della Pasta alla Norma e dei Biscotti alla Pasta di Mandorle.
La storia dell’Antica Foccacceria e l’allure che circonda la sua sede palermitana fanno arricciare  il naso a molti sulla mancanza di atmosfera del locale milanese aperto in via San Paolo (in cui io non sono stata). Ma diciamolo fuori dai denti: ci sono posti la cui atmosfera è irriproducibile, e così, parere personale, tanto vale fare qualcosa di nuovo e che funzioni. E gli spazi di Via Piero della Francesca sono decisamnte attraenti per il pubblico milanese.

IL CIBO: Sapevate che secondo una classifica di Forbes Palermo è la quinta città al mondo per il miglior street food? Potevo trattenermi?
Ho mangiato per voi uno Schiticchio Ballarò, composto da panelle, arancine al ragù e cazzilli (crocchette) di patate in formato mignon. Un fritto fragrantissimo e digeribile: non fatevi spaventare dall’olio nel vostro piatto!
Il cannolicchio ottimo e riempito al momento con ricotta non troppo dolce e a temperatura corretta, buccia fragrante e leggera. La torta Setteveli con sette strati di cioccolato semplicemente deliziosa. Una nota sul pane – buonissimo – in tempi in cui il pane davvero buono sta diventando una rarità perfino dal panettiere.
Mi riservo una seconda visita per provare i piatti del ristorante.

I PREZZI: I prezzi del ristorante sono attraenti con porzioni generose: primi dai 6 ai 10 €, secondi dagli 8 ai 12 € (ma per questa seconda cifra si parla di “tocco di pesce spada”), contorni a 5 €, i dolci e la frutta dai 3,50 ai 5 €. Le insalatone costano tra gli 8 e i 9 €.
Invece, delusione, i prezzi della gastronomia sono alti, a dispetto della tradizione dello street food siciliano. Gli schiticchi costano dai 7 ai 9 €; le arancine burro, ragù o Norma 3,50 €, crocchette di patate (cazzilli) e di budino di latte (crocché) 3 €, sfiuncuini e focacce, tra cui la famosa maritata, ca’ meusa, tra i 3,50 e i 4,50 €; pane e panelle 3,50 €. Il cannolicchio alla palermitana che piccolo deve essere, costa la bellezza di 1,80 €, mentre se si vuole andare su quantità più appaganti il cannolo classico o il Trionfo di San Francesco, un cannolo destrutturato, vi costeranno tra i 3,50 e il 4 €.
Come disse un mio caro amico “Con l’equivalente di dieci, tra arancine e cannoli, ti compri il volo per andare a Palermo!”

ALTRO: Benvenuti in un posto civile! Si può fare il doggy bag istutuzionalmente da menù, senza dover contrattare con il cameriere le modalità più o meno precarie d’imballaggio.
Le materie prime sono selezionate tra quelle prodotte da aziende socialmente responsabili e il percorso dei cibi è seguito dall’origine fin dentro al piatto del cliente.
Personale cortese e pronto. Comunque ricordatevi di dare un’occhiata, prima di entrare, al menù del giorno scritto su una lavagna accanto all’ingresso perché i camerieri hanno dimenticato di riproporcelo una volta accomodati al tavolo.
Giudizio positivo. Il mio consiglio è di provare la gastronomia, nella piena consapevolezza dei costi non proprio da street food.

Schiticchio Ballarò - Panelle, cazzilli e arancine mignon
Setteveli - Sette strati di cioccolato
Cannolicchio
Arancine e cazzilli al bancone dell'asporto
Il bancone dell'asporto
Dehors


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