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§ Antropologicamente parlando §

Creato il 22 maggio 2011 da Faith

§ Antropologicamente parlando §
Mentre i miei parenti, sfacciatamente, vengono in casa mia a dichiarare che voteranno Lettieri, rifletto sulla sfida antropologica dei ballottaggi. La sfida tra napoletani e milanesi.
In entrambe le città sono state fatte le più incredibili promesse.
A Napoli è stato detto che non verranno abbattute le case abusive, che si toglierà la monnezza (ma non l'avevamo già sentita? Ma soprattutto: non l'avevamo già tolta???) e che finchè non si toglierà non si pagherà l'esosissima tassa sull'immondizia (ancora epicamente negli annali la lettera di protesta di mia nonna all'ex sindaco Iervolino...).
A Milano se ne sta sparando ogni giorno una più grossa, persino in contraddizione con quanto fatto dall'uscente Moratti.
Si toglierà l'ecopass.
Si sposteranno dei ministeri (poi di Alemanno ci occuperemo....)
Sanatoria sulle multe (questa era inutile farla a Napoli, la sanatoria ce la facciamo da soli...)
Milano diventerà un paradiso fiscale per i commercianti.
Lo stadio verrà intitolato a Silvio Berlusconi.
Insomma, di ogni.
Se tutti sono concentrati sul miracolo De Magistris e sulla rimonta della Moratti,
io sono concentrata sulla sfida antropologica.
Quale tra le due menti è più plagabile?
La mente del fantasioso napoletano? Cui piace guardare l'orizzonte al tramonto a posillipo, stringendo 50 euro/l'abbonamento del napoli/pacchi di pasta/ricevuta di una bolletta pagata e credere che tutto andrà bene?
La mente del pragmatico milanese? Legata ai termini di efficienza, di profitto, di valutazione aziendale?


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