Siccome queste pagine su Apocalisse non sono "lezioni" ma semplicemente una riflessione su una possibile diversa struttura del libro, non mi preoccupo d'altro che di fornire prove che avvalorino la mia ipotesi. Dico questo perchè nel caso di Tiatira, se si segue lo schema ormai solito e riassunto in calce, non si hanno molti spunti a favore, eccetto la lettera. Infatti per quanto riguarda il sigillo, la tromba e la coppa altro non si può dire altro che esse hanno effetti sulla terra, mancando al momento oggettivamente elementi meno generici. Forse potremmo dire che sia la tromba sia la coppa descrivono una diminuzione e un aumento della "forza" degli astri, cosa che c'introduce al cuore di questo post.
Lo schema che abbiamo seguito sinora non manca di fornirci conferme della sua attendibilità quando consideriamo lo spirito che caratterizza Tiatira, cioè la forza. Questo è l'elemento che traspare dal contenuto di tutta la lettera, se forza è capacità di trasformare il pensiero in azione, in opere. Queste sono abbondanti in Tiatira a testimonianza di un'azione coerente con il pensiero.
Inoltre si deve sottolineare che l'immagine dei vasi di terracotta frantumati fa riferimento al rito intronizzazioni dei re d'Israele i quali, compiendo quest'azione nella cerimonia di ascesa al trono, volevano significare che con la forza di Dio avrebbero vinto i loro nemici.
Infine, sempre nella lettera, si scrive che a colui che persevera nelle opere di Cristo verrà concessa la stessa autorità di Cristo, cioè la stessa capacità d'imporsi, la stessa forza.
Sarebbe interessante a questo punto un saggio sul concetto di forza nella Bibbia per comprendere pienamente lo spirito che caratteriza questa chiesa.
Cfr. anche : Ipotesi per un nuovo approccio ad Apocalisse
Appunti per un nuovo approccio ad Apocalisse: la chiesa di Pergamo
Appunti per un nuovo approccio ad Apocalisse: la chiesa di Smirne
CHIESA Tiatira
SIMBOLO Terra
LETTERA
All'angelo della Chiesa di Tiàtira scrivi:
Così parla il Figlio di Dio, Colui che ha gli occhi fiammeggianti come fuoco e i piedi simili a
bronzo splendente. Conosco le tue opere, la carità, la fede, il servizio e la costanza e so che le tue ultime opere sono migliori delle prime. Ma ho da rimproverarti che
lasci fare a Iezabèle, la donna che si spaccia per profetessa e insegna e seduce i miei servi inducendoli a darsi alla fornicazione e a mangiare carni immolate agli idoli. Io le ho
dato tempo per ravvedersi, ma essa non si vuol ravvedere dalla sua dissolutezza. Ebbene, io getterò lei in un letto di dolore e coloro che commettono adulterio con lei in una grande
tribolazione, se non si ravvederanno dalle opere che ha loro insegnato. Colpirò a morte i suoi figli e tutte le Chiese sapranno che io sono Colui che scruta gli affetti e i pensieri
degli uomini, e darò a ciascuno di voi secondo le proprie opere. A voi di Tiàtira invece che non seguite questa dottrina, che non avete conosciuto le profondità di satana - come le
chiamano - non imporrò altri pesi; ma quello che possedete tenetelo saldo fino al mio ritorno. Al vincitore che persevera sino alla fine nelle mie opere,
darò autorità sopra le nazioni;
le pascolerà con bastone di
ferro
e le frantumerà come vasi di terracotta,
con la stessa autorità che a me fu data dal Padre mio e darò a lui la stella del mattino. Chi ha
orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese.
SPIRITO Forza
SIGILLO Quando l'Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce del quarto essere vivente che diceva: «Vieni». Ed ecco, mi apparve un cavallo verdastro. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli veniva dietro l'Inferno. Fu dato loro potere sopra la quarta parte della terra per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra.
TROMBA Il quarto angelo suonò la tromba e un terzo del sole, un terzo della luna e un terzo degli astri fu colpito e si oscurò: il giorno perse un terzo della sua luce e la notte ugualmente.
COPPA Il quarto versò la sua coppa sul sole e gli fu concesso di bruciare gli uomini con il fuoco. E gli uomini bruciarono per il terribile calore e bestemmiarono il nome di Dio che ha in suo potere tali flagelli, invece di ravvedersi per rendergli omaggio.