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Armenia. Fondi e tecnici russi per mantenere in funzione centrale nucleare di Metsamor

Creato il 19 novembre 2014 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

metsamor_centraledi Giacomo Dolzani

È stato approvato oggi dal parlamento di Erevan l’accordo intergovernativo tra Armenia e Russia, questo prevede una serie di operazioni volte a mantenere in funzione la seconda unità della centrale nucleare di Metsamor, situata pochi chilometri ad ovest della capitale armena e vicina al confine con la Turchia; a dare la notizia è il sito armeno Lragir.am.
Secondo il contratto, Mosca elargirà ad Erevan un prestito di circa 270 milioni di dollari ed invierà squadre di tecnici russi che, oltre a redigere una relazione completa della situazione, provvederanno alle operazioni di manutenzione e modifica dell’impianto che, altrimenti, avrebbe dovuto essere chiuso.
Metsamor è l’unica centrale nucleare della repubblica caucasica e, con i suoi 408MW di potenza, supplisce per oltre il 40% del fabbisogno energetico nazionale; realizzata nel 1970 venne chiusa nel 1988 a causa del forte sisma di Spitak. Nel 1995 il governo armeno, per necessità, decise però di riattivarla e, nonostante le proteste internazionali, la centrale è ancora in funzione.
Nel 2007 i tecnici dell’Aiea avevano già dato il loro parere positivo, affermando che l’impianto era sicuro, nel 2012 Ankara chiese però una nuova visita degli esperti dell’agenzia, chiedendo con forza che la centrale venisse chiusa in quanto obsoleta e pericolosa; le richieste turche, motivate anche dalla crisi diplomatica con Erevan che dura dal 1993, non hanno però avuto seguito.

da Notizie Geopolitiche



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