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Arriva la manovra 2014-2016

Creato il 23 dicembre 2013 da Libera E Forte @liberaeforte

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Con 168 sì e 110 no al Senato la manovra del governo Letta da 14 miliardi e mezzo diventa legge. Tra sconti fiscali e aggravi tributari, il saldo segna 2,1 miliardi di tasse in più. Molti i dubbi, anche nel Pd, in particolare nell’area renziana: la senatrice Rosa Maria Di Giorgi ha affermato che “il senso di responsabilità ci obbliga a un sì molto sofferto, ma non sono più tollerabili interventi spot, legati a particolarismi e interessi lobbistici, che minano la coerenza e l’unitarietà della legge di stabilità”.

Scelta civica ha intimato un ultimatum per realizzare modifiche sul tema delle liberalizzazioni e della Pubblica amministrazione: se non verrà cancellata la misura relativa alla mobilità del personale in esubero delle partecipate e non si riscriverà il dl Salva Roma, “valuteremo molto seriamente il nostro ruolo all’interno del governo”: così il segretario politico Stefania Giannini. Non sono mancate le provocazioni dei Cinque stelle, che in Aula hanno mostrato cartelli con scritto “Restituite anche voi!”.

Da parte sua il presidente del Consiglio Letta si è mostrato sicuro nei confronti delle critiche e durante la conferenza stampa di fine anno ha istigato a guardare avanti al 2014 quando “i tanti San Tommaso” si ricrederanno.

Si prevedono dunque alcune modifiche alla manovra: a parte le norme indicate dai partiti anche le misure sulla casa, coerentemente con la promessa fatta ai Comuni di raddoppiare il fondo per le detrazioni sulla prima abitazione.

Marco Cecchini


Archiviato in:Politica Tagged: Ddl stabilità, Esecutivo Letta, Rosa Maria Di Giorgi, Stefania Giannini

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