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Aspettando il 25 Gennaio

Creato il 19 gennaio 2013 da Baraem

 Venerdi' si festeggera' il secondo anniversario della Rivoluzione Egiziana.
Due anni lunghi, intensi, dolorosi e faticosi, che hanno segnato e continuano giornalmente a segnare ogni singolo cittadino egiziano, sia egli un rivoluzionario o un felool (che appoggia il vecchio regime).
L'anno scorso il 25 Gennaio fu bellissimo (ne parlammo QUI).
Ricordo ancora la moltitudine di persone che come un'onda mi spingeva da un lato all'altro della Piazza senza che me ne accorgessi. La musica, i colori, i visi dei Martiri ed i cori contro lo SCAF.
Ancora, allora, il "nemico" era unico. Rivoluzione equivaleva al rifiuto di chiunque fosse collegato a Moubarak, al suo regime e la sua dittatura.
Quest'anno il 25 Gennaio sara' diverso.
"I nemici" sono tanti adesso, cosi' come le idee, le opinioni e le richieste. I "nemici" ora sono un po' tutti.
Sono i Fratelli (non) musulmani, i liberali, i salafiti estremisti, i datori di lavoro, i giornalisti, i comici.
L'Egitto si e' riempito di "nemici" degli egiziani.
Viviamo un periodo strano, un periodo che in molti non capiscono o non ricordano di cosa sia frutto.
Addirittura, pensate, coloro che urlavano contro lo SCAF e contro Moubarak oggi sperano in un colpo di Stato dello SCAF che mandi via Morsi, credendo illusoriamente che poi lo SCAF dia a questo Paese un'altra possibilita' di essere "civile" e non tornare militare.
La storia e' passata in questo paese come l'onda delle persone in Piazza Tahrir l'anno scorso.
E' passata, ci ha bagnati, e se ne e' andata. E tutti se ne sono dimenticati.
Nessuno si ricorda piu' dei Martiri di Piazza Tahrir, della ragazza dal reggiseno blu picchiata selvaggemente dai soldati (ne parlammo QUI e QUI), di quel bimbo di pochi mesi morto per intossicazione di gas vietati ma usati dallo SCAF contro i civili (ne parlammo QUI). Dei Test di verginita', di quel manifestante ucciso e buttato nella spazzatura dai soldati e ripreso in diretta tv, dei soldi, i tanti soldi rubati dallo SCAF e da Moubarak negli ultimi 60 anni.
E' possibile che nessuno se ne ricordi piu'? E' davvero possibile preferire lo SCAF a Morsi? 
Come possiamo disonorare una Rivoluzione in questo modo? 

La maggioranza di coloro che ora invoca una seconda Rivoluzione o un colpo di stato militare, non ha votato Shafiq alle elezioni presidenziali o ha boicottato, perche' allora? 
Morsi aveva parlato chiaro sin dall'inizio, aveva sin da subito "abbindolato" con i suoi discorsi lenti, pastosi e  pieni di "amore e religione" e non e' stato fermato.
E' inutile ormai gridare al colpo di Stato. 
Ma non solo, e' anche un po' egoistico ora. In questa situazione economicamente disastrosa, mentre Morsi ed il suo governo continuano a parlare di miliardi come miraggi che vedono solo loro, noi egiziani se amiamo questo Paese dobbiamo cominciare a tirarci su le maniche e lavorare.
Ora piu' che mai e' necessaria l'unita' nazionale. E se non ce l'abbiamo o non la percepiamo da parte del governo (almeno io non la percepisco e non credo di essere l'unica) e' giunto il momento di infettarci tra di noi. Inutile incolpare da seduti e lagnarsi dietro un pc, questo Paese ha bisogno ora piu' che mai degli egiziani. E non sara' mai un'altra rivoluzione ne un colpo di stato a salvarlo. 
Entrambe le cose lo affonderebbero in una tomba piu' profonda di quella in cui sta scivolando.

Vorrei che Venerdi' la Piazza fosse piena come l'anno scorso e che i sorrisi dei martiri brillassero tra la folla. 

E' grazie a loro che possiamo manifestare quando vogliamo, guardare programmi satirici alla tv e ridere del Presidente (mentre lui denuncia chi gli fa satira). E' grazie al 25 Gennaio che siamo andati a votare, anche se i risultati non ci sono piaciuti e se le elezioni non sono state completamente corrette, e sempre grazie al 25 Gennaio se qualcosa non ci va possiamo dirlo e gridarlo ai quattro venti.
Una Rivoluzione e' una Rivoluzione. Richiede tanto tempo per essere compiuta nel migliore dei modi. Non perdiamo il tempo necessario a lamentarci, ma piuttosto lavoriamo affinche' al termine dei quattro anni di Morsi qualche valido personaggio abbia la capacita' e l'organizzazione per poter prendere il suo posto.
Io Venerdi' saro' in Piazza e portero' con me anche i miei figli.
Sto praparando dei cartelli da far tenere loro. Il lavoro minorile ed i bambini di strada saranno i temi dei miei manifesti, ed anche se so che tanto non li leggera' nessuno se non i manifestanti della Piazza, voglio farli uguale.
Ci saranno i militari e delle parate per festeggiare l'anniversario, anche se e' ovvio che i militari saranno li per evitare che accadano disordini e violenze tra la gente.

Il mio unico desiderio e' che il 25 Gennaio sia ricordato per quello che e' stato, ovvero il giorno in cui ebbe inizio la Rivoluzione egiziana.

Ed anche se ancora manca qualche giorno, voglio omaggiarla con le piu' bele foto scattate da me a Piazza Tahrir durante i 18 giorni di Rivoluzione.


Aspettando il 25 Gennaio
 

Aspettando il 25 Gennaio

raccolta di coperte per i manifestanti

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raccolta di cibo e bevande per i manifestanti

Aspettando il 25 Gennaio

"La pace" dipinta su un marciapiede

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Mostra di caricature

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targhetta con il nome di Moubarak per pulirsi le scarpe

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manifestante Cristiano con croce e versetti del Corano nel cartellone

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raccolta differenziata

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"Libera dopo il 25 Gennaio"

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Resti del marciapiede usato per difendersi dalla polizia

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banco di medicinali gratuiti

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Io :)


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