Aspetto impaziente

Succede cosí, all'improvviso, come se si accendesse la lampadina e ti chiedi perché prima non l'hai vista.
La soluzione.
Ecco, la soluzione al problema, quello che da settimane non ti fa rilassare, che ti tartassa e ti martella, che ti toglie anche il respiro in crisi di pseudo ansia, con leggero batticuore, con stress che aumenta, e ti chiedi come farai a risolvere il problema.
Non ho ancora avuto l'illuminazione.
La aspetto.
Ma non immobile, solo che nella mia testa giá si affollano pensieri e pensieri, e troppi tutti insieme, non riesco a ragionare. Non son piú razionale come prima. Prima era semplice, mi sedevo, organizzavo nella mente tutte le possibilitá, senza indugi, senza dubbi amletici, e la soluzione usciva spontanea. Era fatta. Con fatica, ma neanche tanta, direi.
Che succede, allora? La mia testa non riesce piú a pensare? Non riesco a distinguere l'idea buona da quella sconclusionata?
Magari prima il fatto che me ne andassi a far un giro da sola, aiutava.
Magari con il silenzio, senza altro attorno, la soluzione arrivava prima.
Non riesco piú a pensare.
Non son piú quella di prima.
E non do la colpa al fatto che son madre 24 ore al giorno.
Il problema é che ora faccio troppe cose insieme, sempre, mai una alla volta.
Ecco....
Sta benedetta illuminazione, sta risposta che aspetto da mesi, ma dov'è!
Poi capisco che la rabbia che ho dentro non mi aiuta.
Ma non son mica arrabbiata perché un amore é finito.
Son solo stanca di essere attaccata, di ascoltare critiche su di me, sulla mia maniera di vivere, di vedere le cose. Anche tenendomi lontana dalla gente che mi critica, non funziona.
E poi non ho piú pazienza. La uso solo con chi la merita. Ma son stanca d'aspettare, son spazientita, ho perso alcune cose per aspettare troppo, per avere sta benedetta pazienza che non mi sembra mica una dote ma un difetto atroce.
Devo togliermi la rabbia di dosso e ascoltarmi.
Devo smettere di essere ansiosa e rilassarmi.
Devo ricordarmi che non ho affatto paura, che é tutto piú semplice di quel che sembra.
Devo anche dirmi che posso farmi aiutare da qualcuno e non farlo sempre io tutto da sola.
Devo ripetermi che nulla é per sempre, e che tutto cambia, anche in fretta.
Devo essere anche piú stronza e mandare a quel paese qualcuno, che non risolve il problema, ma il mio fegato ringrazia calorosamente.