A tutto ciò si aggiunge un servizio sempre più scadente, in modo particolare sulla Linea 2 della metropolitana, dove chi attraversa Milano dopo le 21 impiegherebbe meno tempo con il passante ferroviario. Chi si reca ad Assago è meglio che si rassegni ad aspettare dai 20 ai 30 minuti. E pensare che gli agenti immobiliari, giù di morale in questi giorni di crisi, ne hanno fatto un business: hanno venduto buchi a peso d’oro, perché affacciavano sulla linea della “fantastica” metro.
Ieri sera l’esercito di teenager, accorso al concerto di Avril Lavigne al Forum di Assago, al termine dello show ha penato in banchina quaranta minuti prima di veder partire la prima corsa per il centro. In più, oltre all’acquisto del biglietto del concerto, gli studenti abbonati all’area urbana, si sono dovuti sobbarcare pure un costo aggiuntivo di 1,90€ per sole due fermate. Una volta c’erano gli autobus gratuiti in occasione dei live al Forum, adesso che fine hanno fatto? E smettiamola con la solita filastrocca che debbano essere i comuni o i management dei concerti a contribuire, a tirar fuori i soldi dalle proprie tasche. Un buon servizio pubblico dovrebbe tutelare il cittadino in piena autonomia.
Con l’ATM anche un capriccio è un salasso: prendete la metro per una sola fermata – da Assago Forum ad Assago Milanofiori – al costo di 1,50€. Chi saranno le prossime vittime? Gli abbonati annuali? Morale della favola: viaggiare in autobus o in metropolitana ormai è roba da ricchi. Il sindaco Pisapia si à già messo l’anima in pace?