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Atreju, veline, storia infinita di Berlusconi

Creato il 12 settembre 2010 da Laperonza

atrju.jpgHo scoperto che Atreju non è soltanto il protagonista de La Storia Infinita di Micheal Ende ma anche un posto nei dintorni di Roma dove si radunano le veline. Ho anche scoperto che le veline (e anche i velini se vogliamo) riescono a mandare più o meno a memoria la domanda da fare senza l’ausilio dell’auricolare che aveva Ambra Angiolini con Boncompagni. Consolante. Eccetto l’ultimo che si vedeva benissimo stesse leggendo un foglietto poco sotto. Beh, questa è la gioventù berlusconiana. Quella che crede ancora che questo governo sia il migliore che abbiamo mai avuto e che sia quello che abbia preso più provvedimenti contro le mafie (tutte le mafie, ha tenuto a precisare il Premier) dimenticando l’ultima vittima morta soltanto perché totalmente dimenticata dallo Stato (Angelo Vassallo), dimenticando il “vice-cesare” condannato per mafia, dimenticando…tante cose. Prove di fine regime, prove di ricuciture in extremis, prove di convincimento di quella massa che, per ammissione dello stesso leader, non capisce quello che sta succedendo e certamente non approva. Ora sembrerebbe che Fini sia disposto a rientrare nei ranghi, a giudicare almeno dalle parole del barzellettiere di Italia che nemmeno oggi ha resistito. Ma Bossi parla al suo nord e non dice la stessa cosa, anzi, alza il dito medio. E le elezioni? Non si faranno, mi pare assodato. Almeno chi comanda non le vuole. Ma chi comanda? Lo sapremo a fine settembre, non prima. E fino allora incrociamo le dita. Perché intanto l’Italia va a rotoli ogni giorno che passa di più. Perché intanto servono provvedimenti che non vengono presi. Perché intanto operai muoiono nelle cisterne e “tanto che fa la 626 è un lusso che non possiamo permetterci”. Siamo tutti in attesa. Opposizione compresa.


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