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Avere un certo consommé…

Da Annaulaola

In attesa che le temperature si stabilizzino in un tiepido clima primaverile, godiamoci gli ultimi giorni di freddo assaporando quelle pietanze che tra un po’ “congeleremo” fino al mesto ritorno del nonno gelo: le minestre, comfort food per eccellenza, cibo ristoratore, appagante ed economico che si porta dietro riti e tradizioni che legano generazioni.

beetroot soup

Si sa, la minestra, di cui il consommé è la versione più elegante, è quel piatto che solitamente viene snobbato, che viene relegato alle circostanze dell’”eventualmente”, del frigo vuoto, della mancanza di idee e del prossimo raffreddore. E’ quel piatto economico, sia in termini monetari sia in termini temporali, che risolve i dubbi gastronomici del caso. In fondo, un cubetto di dado e una manciata di pastina ce li abbiamo tutti a casa. Eppure, la realtà della minestra è variegata, un po’ come la sua variante stracciatella, quella con l’uovo strapazzato immerso nel brodo caldo che fa tanto cena dalla nonna.

zuppa

La minestra vanta un numero sconfinato di varianti, ma la base imprescindibile è il brodo. Dimenticate quello che ho detto prima riguardo al dado… sempre meglio una carota, una costa di sedano, una cipolla e un pomodoro con un filo d’olio che non il migliore dei preparati industriali che, per quanto favoriti sul tempo, lasciano quel retrogusto di ristorante cinese che non sempre è il massimo! Adesso che sapete preparare un brodino vegetale di tutto rispetto, potrete lanciarvi nella realizzazione di piatti via via più complessi, sempre però categorizzati sotto la M di minestre. Qualche esempio?

brodo di pollo

Il brodo di pollo, gustoso, leggero, risolutivo di acciacchi e malanni si porta dietro una storia familiare da riscoprire di generazione in generazione e da condividere con chi verrà: c’è chi preferisce il porro alla cipolla, chi la zucca alla patata e chi sarà parco di carote. Le spezie potranno proliferare come funghi o apparire come piccoli e impercettibili granelli di polvere, eppure da che mondo e mondo il brodo di pollo ha per tutti sempre lo stesso sapore: quello di casa! Potrete poi variarlo con l’aggiunta dei cappelletti (in brodo) o con il manzo al posto del pollo, con la regalità dei porcini o con la generosa consistenza delle patate, ma sempre di minestra parleremo.

C’è poi chi ama il riso tuffato dentro o il semolino che assorbe il brodo gonfiandosi; chi vi butta dentro la frittatina e chi invece da purista lo beve solo vegetale: insomma, di minestre ne potete riscaldare quante volete, basta che però, non sia sempre la stessa! E la vostra, qual è?


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