Oggi Roma mi sembrava Baghdad. Sinceramente non saprei che dire delle immagini passate in tv e sul web, perché non si capisce dove inizia una cosa e dove finisce l’altra. Di foto ne sono uscite tante, ma tutte sono in fondo liberamente interpretabili. Ognuno le guarda e ci vede quello che vuole, e allora hanno senso fino ad un certo punto e a seconda della sponda da cui le guardi cambia il significato. Le immagini tv mostrano caos, putiferio, fuoco e fiamme, devastazione, fumo, urla, gente che corre, gente a terra, poliziotti in assetto, poliziotti che cadono, pistole che sbucano fuori, gente con bombe carta, blindati, lacrimogeni, petardi, razzi, martelli, san pietrini, seggiole, travi, spranghe, caschi, sirene, boati. C’erano infiltrati delle forze dell’ordine? Forse. C’erano infiltrati di frange estreme? Sicuramente. C’eran gente che non sapeva quello che stava facedo? Mi pare di si.
Fossimo stati in un’altro periodo ci sarebbe scappato il morto, oggi è diverso almeno questo, almeno per ora.
Di più non saprei dire, se non che ancora una volta ne esce un paese strappato non conciliato, nervoso e che non riesce a trovare pace, e la pace mi si consenta, non la si trova con manganelli e bombe carta. In tutto questo, mentre il popolo come sempre si scanna nelle piazze chi dovrebbe avere il compito di garantire la democrazia si assicura comode seggiole e pasti caldi altrove, e di certo non sta a guardare dalla finestra quel che succede fuori.