18 giugno 2011 admin Consigli, Foreste, Società, Tecnologia
Anche la Mattel contribuisce alla deforestazione delle foreste pluviali. Come? Utilizzano packaging prodotto dalla multinazionale APP (Asian Pulp and Paper), denunciata più volte per aver convertito preziose foreste torbiere in prodotti usa e getta.
Greenpeace ha “dichiarato guerra” alla Mattel e al suo simbolo: Barbie.
E’ così che Ken molla Barbie.
La bambola più famosa al mondo è coinvolta nel brutale fenomeno della deforestazione. Dopo accurate analisi e indagini sul campo abbiamo scoperto che il packaging di Barbie è prodotto con legno della foresta pluviale indonesiana, rifugio di specie minacciate d’estinzione come la tigre di Sumatra.
Con un video virale dove Ken, compagno storico di Barbie, scopre l’identità nascosta della sua “fidanzata serial killer”, lanciamo lo scandalo sul web. Insieme al video, anche un dossier che spiega il ruolo della multinazionale APP e di Barbie, nella distruzione delle ultime foreste Indonesiane.
E da Los Angeles attivisti vestiti in smoking, simulando il tipico abbigliamento di Ken, hanno scalato il quartier generale di Mattel, l’azienda che produce Barbie, e hanno srotolato un enorme banner con la scritta “Barbie ti mollo! Non esco con ragazze coinvolte nella deforestazione”.
Con questa protesta oltreoceano abbiamo dato il fischio d’inizio a una campagna internazionale che porteremo avanti per chiedere alle grandi multinazionali del settore del giocattolo, Mattel in testa, di non essere complici di crimini forestali come quello messo in atto con Barbie.
L’Indonesia è uno dei Paesi con il più alto tasso di deforestazione al mondo. Le stime del governo indonesiano parlano di oltre un milione di ettari di foresta distrutta ogni anno. Per questo nomi come Mattel e Disney devono immediatamente impegnarsi ad assumere una politica degli acquisti della carta a Deforestazione Zero, cancellare i propri contratti con un’azienda controversa come APP e sostenere con i propri acquisti chi in Indonesia produce carta in maniera sostenibile e responsabile.
Firmate qui per dissuadere la Mattel.