E su Andrea Bargnani si scherza addirittura nel giorno più pazzo dell’anno. Lunedì 1° aprile è infatti uscito su un sito affiliato al noto network ESPN un pezzo trattante un rinnovo triennale del Mago con Toronto. L’autore dell”articolo, Blake Murphy, presentava la notizia come un “modo terribile di iniziare la giornata“; in molti hanno creduto nella news ed i tifosi, infuriati, si sono sfogati sui social network, prima di scoprire che si trattava semplicemente di un pesce d’aprile. Si spera che sia stato questo l’ultimo capitolo della tormentata stagione del nostro Bargnani, che per il secondo anno di fila ha fatto i conti con svariati infortuni, che ne hanno sicuramente influenzato il rendimento e l’andamento generale di questa regular season, dal responso sicuramente non positivo.
Sono state infatti solo 35 le partite disputate dal romano questa stagione, di cui solo 25 partendo dallo starting five. Il primo problema fisico di una certa entità è sorto nel match con Portland, quando la prima scelta al Draft del 2006 è stata costretta a lasciare anzitempo la gara per un infortunio al gomito e al polso destro. Successivamente ad un paio di mesi di calvario dopo 14 partite in campo è arrivato il secondo, di nuovo un infortunio al gomito, queste volta una distorsione. Il responso? Stagione finita per Bargnani, che ha quindi chiuso con largo anticipo l’annata più contestata e travagliata della sua carriera.
Stagione contestata anche dai suoi stessi tifosi, che delusi da un Bargnani che, anche quando in salute, non riusciva a ripetere le performance di un paio di stagioni fa (nel 2011 ha firmato le cifre migliori della sua carriera, con oltre 21 punti di media a partita), hanno finito per fischiarlo persino sul parquet amico.
Effettivamente l’azzurro mostra numerose lacune in vari aspetti del suo gioco. Se da un lato il suo apporto offensivo rimane ottimo, in quanto è uno dei pochi lunghi che sanno rendersi pericolosi quasi da qualunque posizione, dall’altro vanta numerose difficoltà per gli aspetti che per un lungo contano di più. Può un giocatore di 2.13m catturare solo 4 rimbalzi a partita (questa stagione la miseria di 3.7 di media), gli stessi di un play che non arriva neanche all’1.85 come Chris Paul? La risposta è chiaramente negativa. Se fino ad un paio di stagioni fa poteva essere auspicabile qualche miglioramento del Mago sotto questo punto di vista, ora cominciano a sorgere molte perplessità. Così come sono svariati i dubbi riguardo al suo apporto difensivo, al suo atteggiamento in campo e ad un salario molto elevato, che non ha neanche consentito alla franchigia canadese di cederlo.
Durante le ultime settimane di mercato erano state molte le voci di mercato sul nostro Bargnani, che attualmente sembra non risultare più nei piani della dirigenza di Toronto: prima era emersa la possibilità che sbarcasse ai Lakers in cambio di Pau Gasol, o ancora che venisse spedito ai Bulls con Boozer come contropartita (altro contrattone di cui Chicago si sarebbe liberata volentieri). Sicuramente erano entrambe delle possibilità allettanti, che potevano portare il Mago a competere addirittura per il titolo NBA (anche se Lakers e Bulls non hanno vissuto la loro migliore annata). Forse un passo troppo in avanti per un giocatore che non è ancora riuscito a convincere mai a fondo oltreoceano.
Indubbiamente Andrea Bargnani risulterà come uno dei nomi più discussi di questo mercato. Non ci resta che attendere le decisioni della dirigenza dei Raptors sul lungo nostrano: se opteranno per la cessione (probabile), ciò potrà risultare positivo per il cestista ex Treviso, che si troverebbe in un ambiente nuovo e sereno, cercando di riportarsi ai livelli di un paio di anni fa, problemi fisici permettendo. Intanto però si guarda all’Eurobasket, che la nostra Italia affronterà, a proposito di infortunati, senza Danilo Gallinari, e proprio l’europeo potrà essere l’occasione giusta per riscattarsi per il Mago.