Ammonta complessivamente a nove milioni di euro il valore dei beni mobili e immobili e delle numerose quote di alcune società riconducibili ad Angelo Tassielli, 54 anni, sequestrati dai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione sulla Criminalità Organizzata di Roma.
I provvedimenti sono stati emessi dal Tribunale di Bari (Sezione per le misure di prevenzione) sulla base di indagini patrimoniali svolte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari e coordinate dal procuratore della Repubblica, in applicazione della norma sull«aggressionè ai patrimoni di provenienza illecita.
Il sequestro rientra nella maxi-indagine 'Dominò che, circa due anni fa, consentì di disarticolare uno dei più potenti clan criminali della città e della provincia, quello dei Parisi-Stramaglia. Tassielli, in quella operazione, fu ritenuto appartenente all'associazione mafiosa che operava nei territori di Bari, Valenzano, Adelfia, Cassano, Acquaviva delle Fonti e Gioia del Colle con influenza fino a Taranto, promossa e diretta da Savino Parisi e, in posizione lievemente inferiore, Angelo Michele Stramaglia. In particolare, Tassielli si sarebbe occupato di riciclare attraverso la società 'Sport & Morè denaro derivante dalle attività delittuose del clan.
Tra i beni sottoposti a sequestro spiccano un immobile a Ostuni, nel brindisino, una automobile, una motocicletta, 17 rapporti finanziari, 11 quote societarie relative a società attive nel settore del commercio all'ingrosso di abbigliamento e accessori con sede legale a Bari, Acquaviva delle Fonti, Noicattaro, Casamassima, Napoli, Milano ed il compendio aziendale relativo alla società Sport & More. L'intero patrimonio sequestrato è stato affidato ad alcuni amministratori giudiziari nominati dal Tribunale di Bari.