Dopo una cavalcata vincente di otto partite, che hanno portato ad una meritatissima qualificazione, tutti i pensieri della nazionale italiana di basket sono rivolti all’Europeo del 2013. Una tappa fondamentale per la crescita di questa squadra, che va in Slovenia con la convinzione di poter ottenere un grandissimo risultato, senza dimenticare che da questo torneo ci si potrà qualificare direttamente al Mondiale del 2014.
La vera domanda che ci poniamo è quale Italia vedremo nel 2013? Simone Pianigiani ha creato un meraviglioso gruppo, sia dentro che fuori dal campo e farà molta fatica a stravolgere gran parte del suo organico, ma alcuni cambiamenti ci saranno sicuramente e queste “facce nuove” potrebbero rendere ancora più forte la nostra nazionale.
Della rosa attuale, cioè quella che ha partecipato al girone di qualificazione, verranno presi in considerazione senza il minimo dubbio Danilo Gallinari, Gigi Datome, Daniel Hackett, Andrea Cinciarini, Stefano Mancinelli e Pietro Aradori. Questi sei giocatori hanno già la valigia pronta per la Slovenia, con il Gallo autentica superstar del gruppo. La stella dei Denver Nuggets ha saputo calarsi perfettamente nell’ambiente della nazionale, lavorando sodo fin dai primi allenamenti e recuperando in tempi brevissimi dall’infortunio alla schiena. Con l’amico Gigi Datome sono sicuramente stati i migliori per rendimento e punti segnati ed insieme al Mancio formano un pacchetto di ali che fanno invidia a molte squadre.
La grande sorpresa di quest’estate è stato Andrea Cinciarini: il nuovo play di Reggio Emilia ha preso il comando della regia azzurra fin dalla prima partita, risultando decisivo in molte occasioni e guadagnandosi sul campo la conferma per l’avventura europea dell’anno prossimo. In cabina di comando con lui ci sarà Daniel Hackett, ma il neo senese potrebbe non essere l’unico playmaker italo-americano che farà parte della spedizione azzurra. Da quasi un anno si parla della possibile naturalizzazione di Travis Diener, stella della Dinamo Sassari, che permetterebbe all’Italia di fare un salto di qualità enorme. L’ex NBA è quel giocatore che manca alla rosa di Simone Pianigiani: grandissimo passatore, grande visione di gioco e soprattutto freddo e glaciale nei momenti caldi della partita.
Capitolo facce nuove: si parte ovviamente dai due grandi assenti, Marco Belinelli e Andrea Bargnani. Entrambi non hanno un passato felice con la nazionale, molte ombre e poche luci, ma sono due giocatori dal talento sublime e con un’esperienza di campionati NBA davvero importante. Soprattutto il Mago è necessario, perchè il reparto lunghi è sicuramente il più debole e il meno affidabile: Cusin e Gigli non danno garanzie e ci aspettiamo la definitiva esplosione di due ottimi talenti: David Chiotti e Riccardo Cervi, con il primo già presente in questa avventura con la maglia azzurra.
Non solo i “due americani” potrebbero essere i nuovi innesti, ma anche qualche giovane stella del basket italiano lancia la candidatura ad un posto nei dodici in Slovenia. I due milanesi Alessandro Gentile e Niccolò Melli dovevano già far parte del gruppo azzurro, ma sono rimasti a casa per infortunio. Entrambi sono chiamati alla definitiva consacrazione con la maglia dell’Olimpia, dopo aver già mostrato tutto il loro immenso talento anche nella passata stagione.
Oltre a loro Achille Polonara, miglior under23 del campionato, ha qualche chance di partecipare all’Europeo e il campionato che sta per iniziare potrebbe essere il giusto trampolino di lancio verso la maglia azzurra.
Non bisogna dimenticare come all’Europeo c’è bisogno di aver quel giusto mix di imprevidibilità ed esperienza e per questo motivo non si può escludere a priori la possibile scelta di un giocatore come Marco Carraretto, uno dei pretoriani di Simone Pianigiani e che ha contribuito alle vittorie di Pianigiani nei sei anni sulla panchina senese; ma anche quelle di Andrea Michelori, Mason Rocca e ci buttiamo anche Gianluca Basile.
Un dato certo è che il vero collante delle squadra azzurra è proprio Simone Pianigiani. Lui è il vero Mvp di questo nuovo corso della nazionale: l’allenatore toscano ha saputo far risorgere dalle ceneri un movimento che da ormai troppi anni attendeva tali risultati. Per la prima volta dopo molto tempo l’Italbasket non si piange addosso e non si lecca le ferite, ma ha la consapevolezza di poter tornare tra i vertici europei della pallacanestro e di conquistare un risultato che solo un’estate fa (Europei in Lituania) sembrava davvero irraggiungibile.
foto fonte fip
OA | Andrea Ziglio