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Bed Time di J. Balagueró

Creato il 29 luglio 2012 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Pubblicato il 29 luglio 2012 con Nessun Commento

Cesar (Luis Tosar, “Cella 211”), uomo solitario e geneticamente incapace di essere felice, soffre di una depressione dai risvolti rabbiosi; egli lavora come portiere in un palazzo di Barcellona e gode della fiducia incondizionata dei residenti: infatti è dotato di copia delle chiavi di ogni appartamento. Cesar è gentile e affabile con tutti, ma in realtà cova un sentimento di rivalsa nei confronti di ogni essere umano; egli trascorre le giornate di lavoro osservando di nascosto la vita degli inquilini, spiandone i movimenti e le abitudini, carpendone segreti e debolezze e annotando ogni più infimo dettaglio sul suo taccuino. Cesar insegue insani propositi: avvelenare, architettando espedienti per togliere il sorriso dal volto della gente, la serenità dello stabile al fine rendere la vita degli inquilini insopportabile; controllarne i destini provocando loro danni e dolori che li tormentino; nutrirsi delle disgrazie e dell’infelicità altrui per il proprio piacere personale. Cesar perseguita gradualmente le sue vittime tormentandole senza che se ne accorgano: è un instancabile psicopatico che trae godimento dalle sue malefatte e l’essere conscio di quel che fa lo rende molto pericoloso. Egli focalizza la sua attenzione su Clara (Marta Etura), ragazza solare e spensierata, il cui approccio positivo alla vita e il costante buon umore irritano a tal punto Cesar da scatenare in lui una forte invidia che bene presto si tramuterà in sadismo psicologico. Clara è la persona che più di ogni altra merita la sua crudeltà e presto diventa la sua ossessione; Cesar s’intrufola furtivamente nel suo appartamento mentre la ragazza è assente e arriva addirittura a sedarla per ingegnare quotidianamente molestie sempre più grandi che mettono a dura prova i nervi della malcapitata e le rendono la vita un inferno.

Bed Time” (“Mientras Duermes” in originale, “Sleep Tight”, per il mercato internazionale) è un dramma dalle tinte horror diretto con stile personale dal giovane regista Jaume Balaguerò (“Nameless”, “Darkness”, “Fragile – A Ghost Story”, “REC”, “REC 2”), il quale realizza un film in base agli schemi classici, ricreando l’atmosfera del thriller puro, con una suspence che aumenta scena dopo scena grazie anche ad una fotografia cupa. Balaguerò mette a fuoco sapientemente la personalità del protagonista e delinea un’amara vicenda di solitudine e ricerca della felicità; l’ottica offerta allo spettatore è duplice: quella del maniaco persecutore, che soddisfa le sue frustrazioni nutrendosi della sofferenza altrui e quella della vittima, di cui condivide il dolore ed il tomento. La pellicola proietta lo spettatore in un mondo claustrofobico dove niente di ciò che appare è in realtà come sembra; la figura del protagonista giganteggia come incarnazione del male, che non può essere sconfitto, poiché nascosto nell’ombra. Impotenza e abbandono diventano inevitabili e le certezze di tutti i giorni vengono minate in un luogo, la casa, dove normalmente ci consideriamo protetti e al sicuro. Un cenno di merito a Luis Tosar che interpreta magistralmente il ruolo di un carnefice d’inquietante mitezza; la sua prova senza sbavature rende credibile la storia, mostrando le potenzialità della mente gravemente malata di un uomo. Le sue mimiche facciali, gli sguardi freddi e cinici, evidenziati da azzeccatissimi primi piani, accompagnano lo spettatore all’interno della vicenda, odiando e compatendo allo stesso tempo il protagonista.
“Tante cose orribili succedono nel mondo mentre dormiamo. Quello che non ti aspetti è che accadano a te. La tua casa, il tuo appartamento, la tua stanza da letto, sono luoghi in cui ti senti sicuro, protetto. Posti in cui abbassi la guardia… perché le cose brutte accadono al di là della porta, o almeno questo è ciò che credi”. Questo è l’incipit del romanzo di Alberto Marini, a cui si ispira il film. L’autore del libro è anche lo sceneggiatore del lungometraggio di Balaguerò, con cui ha già collaborato in “Darkness” e “Fragile – A Ghost Story”.
“Bed Time” sarà nelle sale italiane venerdì 27 luglio 2012, in concomitanza dell’uscita dell’omonimo romanzo di Alberto Marini.

di Alessandro Burgio

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