Abbiamo iniziato ad appassionarci alle serie francesi con Fantômas, oggi riprendiamo il filo con un’altra davvero splendida: Belfagor. Era il 1927 e Arthur Bernède, sulla scia del successo del suo nuovo romanzo, decide di scrivere la sceneggiatura per un serial in quattro puntate. Il lancio viene accompagnato dalla pubblicazione di un fumetto, sempre in quattro episodi, sul celebre giornale “Le Petit Parisien“. Il risultato è un piccolo capolavoro. Desfontaines, pur prendendo spunto dai bellissimi sceneggiati di Feuillade, se ne distacca ed innova aggiungendo più azione e colpi di scena. Ma chi è Belfagor?
Nella sezione del Louvre dedicata alle divinità antiche si aggira un misterioso fantasma che semina il panico tra la popolazione. Chi si nasconde dietro questa apparizione? Il detective Chantecoq (il nostro René Navarre) ed il giornalista Jacques Bellegarde (Lucien Dalsace) metteranno a rischio la loro vita e quella delle persone care per cercare di risolvere il mistero del museo…
Tra gli altri personaggi ricordiamo anche la Contessa Simone Desroches (Élmire Vautier), la bella Colette Barjac (Michèle Verly) e Maurice de Thouars (Genica Missirio). Il film ci regala inquadrature molto curati, costumi realizzati egregiamente e personaggi ben caratterizzati. Un clima di tensione ed insicurezza ci accompagna nel corso quattro episodi, così come il desiderio di arrivare alla soluzione di un mistero sempre più fitto ed inestricabile. Alle soglie del cinema sonoro, Desfontaines e Bernède ci offrono una serie pregevole e capace di rendere partecipi ancora oggi. Chi non conosce la storia del fantasma del Louvre? Tutto è partito da qui, anche se il grande successo televisivo è arrivato nel ’65 grazie alla celebre serie, sempre in quattro episodi, con Juliette Gréco e René Dary. Nel 2001 la storia è stata proposta sul grande schermo, anche se in maniera piuttosto deludente. Tornando al nostro Belfagor fa sicuramente piacere ritrovare il grande René Navarre dopo averlo conosciuto con Fantômas. L’attore, una volta fatta la sua comparsa, non lascia più lo schermo e riesce, grazie al suo carisma, a calamitare l’attenzione dello spettatore. Di certo è molto emozionante, per i suoi estimatori, vederlo nuovamente alle prese con i suoi travestimenti. Il nostro Belfagor è stato recentemente restaurato ed è disponibile in edizione italiana, assieme alle puntate del 1965, in un box da collezione. Nonostante il prezzo abbastanza elevato consiglio vivamente la visione.