Bella Teo!

Creato il 12 gennaio 2011 da Gianlucaciucci
Matteo Renzi è il sindaco più amato d'Italia, a quanto rivela l'annuale sondaggio fatto dal Sole 24 Ore, e può fregiarsi di un ottimo 67% del consenso dei suoi non facili cittadini. Evidentemente è riuscito a parlare ai fiorentini, entrando nelle menti e nei cuori di uomini e donne non proprie famosi per la loro pazienza e malleabilità. A me, più prosaicamente, è riuscito soltanto ad andare sulle palle. Con la sua faccia da bello di mamma, l'acne portata con baldanza, anche a 35 anni, su una faccia da schiaffi che lui vorrebbe alla James Dean ma che ricorda di più Mister Bean. Insomma la perfetta filiazione della DC che volevamo dimenticare, se non fosse che l'uomo si professasse di centrosinistra, anzi la novità del centrosinistra del terzo millennio. Tanto da lanciare l'idea, insieme a quel'altro incorreggibile  gagà di Pippo Civati, di rottamare (di qui "rottamatori") la vecchia dirigenza del Partito Democratico qualche mese dopo l'elezione a Segretario di Pierluigi Bersani e a Presidente di Rosi Bindi e sostituirla con i "giovani". Questi giovani rampanti sarebbero stati i due succitati più qualche altro quarantenne dalla faccia pulita e dal cervello liscio (come direbbe Luttazzi o qualche altro comico americano), buoni per la festa parrocchiale più che per indirizzare l'Italia verso un Futuro degno, gente che vorrebbe passare dall'anonimato al potere senza passare dal via del consenso popolare. Ultimamente il Renzi ha deciso di dare un'impennata alla propria immagine, prima facendosi sgamare mentre si recava in visita a re Silvio direttamente nella reggia di Arcore; per la verità la notizia è trapelata dall'entourage di Berlusconi (strano) subito dopo la partenza del giovin signore. Il Presidente del Consiglio si è pure divertito a rilasciare la frase: "Renzi mi piace, mi somiglia", cosa che ha molto giovato alla sua immagine e ha scatenato la reazione dei commentatori da Facebook che lo hanno insultato per giorni mentre lui ripeteva "Mi diverto come un pazzo". Poi non pago, il Sindaho ieri sera è tornato all'assalto dei valori della sinistra, sui quali non disdegna cacare appena può, dichiarando ai microfoni del TG La7 che lui, sulla querelle Mirafiori, è con Marchionne senza se e senza ma (espressione molto cara ai vecchi che schifa) perché è d'obbligo appoggiare chi decide di investire in questo periodo e blabla. Pare che il non-bel Matteo sia d'accordo con Marchionne anche senza informarsi, altrimenti saprebbe che il nebuloso investimento promesso da Fiat si basa su condizioni molto dure nei confronti dei lavoratori, troppo dure. In più sempre lui rinnega lo Statuto stesso del PD, nato soltanto un paio d'anni fa, che dichiarante l'equidistanza del partito tra lavoratori e datori di lavoro (già di suo una bestemmia per il partito nipote del PCI). Matteo va sempre oltre il suo partito, a destra.
P.S.: indiscrezioni dell'ultim'ora danno Renzi fuoriuscito anche dai rottamatori a causa delle idee troppo radicali di questi ultimi su primarie, diritti ai gay e laicità. Mi pareva.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :