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Fabio Frisetti
Articolo scritto il 4-9-2013.
Talvolta può capitare che, nell'ambito di analisi del sangue, venga richiesto dal medico di valutare i parametri della bilirubina. Ecco cosa significa e quali malattie sottintende la sua elevata o scarsa presenza.
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COSA È LA BILIRUBINA E A COSA SERVE
La bilirubina (dal latino “bilis ruber”, cioè bile rossa) è una sostanza di scarto prodotta dalla disgregazione dell'emoglobina, proteina dei globuli rossi, all'interno della milza o del midollo osseo. In un processo fisiologico normale, essa si accumula nella bile e, dopo essere stata metabolizzata dal fegato, viene eliminata con le urine. Nello specifico, si tratta di un pigmento rossastro o giallognolo i cui valori consentono di capire se ci si trova in presenza o meno di malattie epatiche, virus o anemie.
BILIRUBINA DIRETTA, INDIRETTA E TOTALE
Quando l'analista esegue le indagini sul sangue, il parametro della bilirubina viene suddiviso in tre tipologie: indiretta (o libera), diretta (o coniugata) e totale. Quella indiretta è la bilirubina che si forma all'interno della milza ed ha la caratteristica di non essere idrosolubile. Diventa idrosolubile, diretta, e quindi coniugata, una volta arrivata al fegato, dal momento che dovrà essere metabolizzata ed eliminata dal corpo. La somma di questi due valori darà la bilirubina totale.
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QUALI SONO I VALORI NORMALI
Questa colorata sostanza presenta dei valori standard in cui si deve rientrare per essere in buona salute, altrimenti parliamo di iperbilirubinemia in caso di eccesso e ipobilirubinemia in caso di difetto.
BILIRUBINA TOTALE Deve essere compresa tra 0,3 e 1,0 mg/dl di sangue
BILIRUBINA DIRETTA
Deve avere un range tra 0,1 e 0,3 mg/dl
BILIRUBINA INDIRETTA
Deve trovarsi tra 0,2 e 0,8 mg/dl.
LE PATOLOGIE A CUI SI VA INCONTRO SE LA BILIRUBINA È ALTA
Se la bilirubina totale è troppo alta con conseguente iperbilirubinemia - che provoca sintomi come colore giallastro della pelle e della sclera oculare, feci di colore molto chiaro ed urine scurissime - vuol dire che ci troviamo di fronte ad un ittero. Le patologie verranno poi a delinearsi meglio quando si sarà scoperto se è la bilirubina diretta a risultare troppo alta o quella indiretta. Nel primo caso l'aumento può dipendere da malattie gravi come cirrosi epatica, tumori del fegato o del pancreas, epatiti tossiche; da patologie ereditarie, come la sindrome di Dubin Johnson e Rotor; da ostruzioni delle vie biliari o calcoli alla coleciste e, infine, anche da cause non gravi, quali gli effetti collaterali dell'assunzione di alcuni antinfiammatori o della pillola anticoncezionale. Se è invece la bilirubina indiretta a risultare in eccesso è molto probabile che la persona possa soffrire di anemia mediterranea, mononucleosi, sindrome di Gilbert o semplicemente che stia attraversando un periodo di fortissimo stress con conseguente squilibrio della flora batterica intestinale.
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COME SI FA AD ABBASSARE IL LIVELLO DI BILIRUBINA?
A detta di tutti i medici non è possibile dare una sola indicazione in tal senso. Nel caso di malattie gravi, ad esempio, bisognerà seguire la cura individuata per ognuna di esse. Quando però la bilirubina sale a causa di stili di vita scorretti e diventa sintomo di forte stress, allora si può intervenire. Questi sono i consigli: innanzitutto non bere alcolici, perché l'alcool interferisce pesantemente con i processi metabolici del fegato. Poi, se si pratica un'attività fisica intensa o a livello agonistico, sospenderla per un po', dal momento che lo sforzo fisico innalza la soglia di bilirubina nel sangue. Adottare, infine, un regime alimentare sano, che preveda l'abolizione totale di fritti, grassi saturi come burro e margarine, e cibi proteici. Concessi olio extra vergine di oliva – da usare rigorosamente a crudo – e le carni di pollo e tacchino. D'altro canto saranno assolutamente out le carni rosse e le frattaglie. Da eliminare anche le bevande gassate, mentre il caffè ed il tè andrebbero bevuti con moderazione. Via libera, infine, a quasi tutti i tipi di pesce, con l'eccezione di crostacei e frutti di mare.
E SE È TROPPO BASSA?
Meno preoccupanti sono invece i valori inferiori alla media, che di solito non danno origine a gravi patologie. Se però il valore dovesse essere molto basso all'interno di tutti e tre i parametri – totale, diretta, indiretta – ci potrebbe essere il segnale di un'alterazione nel funzionamento dei reni, di una particolare forma di anemia o di un'assunzione di dosi elevate di barbiturici.
[EMOCROMO: CAPIRNE I VALORI]