Mai come in questo caso, il fine non giustifica i mezzi. Se è vero infatti che i promoter devono raggiungere gli obiettivi d’azienda, che di solito equivalgono all’aumento dei contatti e soprattutto dei contratti, dall’altro non tutte gli espedienti per farlo sono lodevoli. E’ il caso di un promoter “infedele” di Sky Italia, denunciato per truffa dai carabinieri di Bologna, dopo la segnalazione di una donna che si era vista intestare dal venditore alcuni prodotti e servizi che non aveva mai sottoscritto.
Nei guai è finito D.C., 39 anni, nato ad Abbiategrasso (Milano), residente a Bologna e già con precedenti di polizia. I militari hanno cominciato a indagare sul suo conto dopo la querela di una 45enne di Pianoro, che lamentava di essere stata truffata dal promoter.
L'uomo, che all'epoca lavorava per Sky, l'aveva avvicinata in un centro commerciale e l'aveva convinta a stipulare un contratto per la tv a pagamento.
Secondo i carabinieri, in quell'occasione il venditore aveva redatto un altro contratto per alcuni prodotti e offerte televisive, utilizzando i dati e la firma della donna. Il 39enne, già denunciato per fatti simili accaduti nel febbraio e agosto 2011, risponderà di truffa, sostituzione di persona e falsità in scrittura privata.
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