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Bombessa con pistacchi, mandorle e uvette.

Da Marisa

bombessa

 

Ricetta per persone n.

10

Ingredienti:

1 pan di Spagna basso
1 l di panna montata
400 g di zucchero a velo
8 tuorli
200 g di torrone
100 g di piccole cialde al cioccolato e al caffè
1/2 bicchiere di Cointreau
5 cioccolatini cremini
5 cioccolatini al latte
30 g di cioccolato fondente
30 g di pistacchi
30 g di mandorle
25 g di uvette
3 cucchiai di cacao in polvere
1 cucchiaio di caffè solubile

 

Preparazione: 35’ + 6 ore in freezer

 

  • Lasciate ammorbidire le uvette nel Cointreau.
  • In una ciotola montate i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un composto bianco e spumoso, incorporatevi delicatamente la panna montata, dividete il composto in due parti.
  • A una, aggiungete il cacao, le uvette strizzate e il torrone a pezzettini.
  • All’altra parte di crema amalgamate il caffè solubile, le cialde e i cioccolatini spezzettati e il cioccolato tritato.
  • Dividete orizzontalmente in due parti il pan di Spagna e spennellatele molto bene con il Cointreau.
  • Rivestite con la pellicola trasparente uno stampo semisferico, versatevi la crema al caffè, cospargetela con i pistacchi tritati, sovrapponete un disco di pan di Spagna.
  • Cospargetelo con le mandorle tritate, sopra distribuite la crema al torrone e chiudete con l’altro disco di pan di Spagna.
  • Ricoprite con la pellicola trasparente, avvolgete lo stampo in carta d’alluminio e riponete in freezer per sei ore.
  • Ritirate, rovesciate la Bombessa sul piatto da portata e decoratela a piacere: per esempio, con panna e fiorellini di zucchero o rametti di ribes rosso, oppure con righe di zabaione o anche con una corona di foglie di cioccolato.

 

Quanto nutre una porzione: 840 calorie

 

Vino consigliato: Rosso - Vin Santo Occhio di Pernice Montalbano

vin santo occhio di pernice

Il Vin Santo Occhio di Pernice si differenzia dal Vin Santo Bianco perché si ottiene utilizzando vitigni a bacca nera, generalmente Sangiovese, Malvasia Nera e/o Canaiolo; la metodologia di produzione è invece identica.

Il processo di vinificazione per ottenere il Vin Santo Occhio di Pernice è analogo, per molti aspetti, a quello del Vin Santo:

Tra la fine di Settembre e l’inizio di Ottobre viene effettuata la vendemmia degli "scelti"; esperti vendemmiatori raccolgono solo i grappoli di Sangiovese in condizioni sanitarie perfette, staccandoli dalla pianta e disponendoli a formare i cosiddetti "penzoli", che vengono appesi con cura nella stanza chiamata "Vinsantaia".

In questa stanza i grappoli appesi vengono lasciati ad appassire fino a fine dicembre- inizio gennaio.Durante la fase di appassimento si svolgono alcune complesse trasformazioni fisico-chimiche nella composizione dell'uva, di cui la più evidente è la concentrazione del contenuto zuccherino.

Dopo l’appassimento l’uva può essere ammostata tra il mese di Novembre successivo alla vendemmia e Marzo dell’anno seguente.Dalla pigiatura si ottiene pertanto un mosto particolarmente denso di zuccheri che viene posto a fermentare in botticelle di rovere, dette caratelli, a cocchiume (termine che indica il tappo e, per estensione, anche la sua sede, il foro sul diametro massimo della botte) cementato, cioè sigillato ermeticamente con cemento.

La fermentazione e le successive fasi di maturazione e conservazione devono avvenire, per legge, in contenitori di capacità non superiore ai 5 hl; normalmente il Vin Santo Occhio di Pernice viene conservato nei caratelli stessi, dove rimane per un periodo di 5-6 anni e talvolta anche più a lungo.

L’ ambiente di conservazione è tipicamente un locale di sottotetto, particolarmente soggetto a sbalzi stagionali di temperatura. Tali variazioni inducono lente trasformazioni chimiche, fisiche e microbiologiche dalle quali hanno origine i tipici profumi e sapori del Vin Santo Occhio di Pernice.

Il risultato è un vino affascinante, di colore rosa da tenue ad intenso, con sfumature aranciate. Il naso si apre a profumi avvolgenti, eterei e fruttati, che schiudono poi ad un fondo floreale e speziato.

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Bombessa con pistacchi, mandorle e uvette.


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