Magazine Per Lei

Bonjour paris

Creato il 05 maggio 2011 da Nina

BONJOUR PARIS
E' così che è cominciato tutto, con me davanti a una tazza di tè a sognare di fare colazione con le finestre spalancate sui tetti di Parigi. Questa è stata l'immagine mentale che mi ha accompagnato per diverse mattine, al mio risveglio.
Una serie di circostanze favorevoli (come ho raccontato in questo post) ha fatto si che i miei occhietti assonnati e increduli potessero davvero arrivare a catturare la vita parigina e a divorarla avidamente, insieme a un croissant.
Ci sono immagini che rimarranno indelebili dentro di me, foto che ho stampato soltanto nella mia mente e altre che invece ho impresso nella memoria della mia Nikon, per sempre.
Immaginate che sia mattina, immaginate di aprire gli occhi in una camera nella vostra casa al centro di Parigi.
Lo so, non è facile, ma provateci insieme a me.
-
Quando la città si sveglia, rapida e rumorosa fin dalle prime luci del mattino, costringendo anche noi a saltar giù dal letto per correrle incontro e viverla fin in fondo, fin dove le forze ce lo consentono. 
Tutta d'un fiato, col calore di un sole generoso e inaspettato, che ci ha seguito per tutti e sei i giorni e che tanto sapeva di regalo.
Con i colori dei suoi negozietti dalle vetrine incantevoli, il brusio della gente seduta ai tavoli onnipresenti di Cafè, Bistrot e Brasserie, le posate che tintinnano nei piatti sempre pieni a qualunque ora del giorno 
e della sera.
Con l'odore dolce e invitante delle Pâtisserie e quello acre e pungente di pipì che ti aggredisce le narici 
per strada o sotto la metro.
Col rumore degli idranti la mattina presto (troppo presto), necessari a lavar via i bagordi della sera prima. Segni di una città che vive anche la notte, di gente che ha l'abitudine di bere e liberarsi un po' ovunque, così come capita, senza pudore. Anche questa è Paris.
E noi lì, presenti e pronti a coglierne ogni sfumatura, a fare nostro ogni scorcio, ogni prospettiva, a ingurgidare tutta quell'abbondanza, quella grazia, senza neanche darci il tempo di metabolizzare, 
di digerire. 
Avidi di tutto quello che poteva offrirci, perchè Parigi è tanta e non finisce mai.

Questa è la MIA Parigi, il mio angolo privilegiato d'osservazione, lo spazio intimo di un incontro privato e segreto tra me e Lei soltanto.Ogni mattina io dall'alto la spiavo e come in un rito lei si offriva al mio sguardo estasiato.   Uno spettacolo che Lei, da Prima Donna, metteva in scena e rinnovava per me, 
sola e unica invitata.  La mia finestra come un occhio spalancato su quello spazio immacolato, territorio vergine in cui a nessun'altro era dato di entrare. 

Ecco le prime immagini che Le ho rubato e che per me rappresentano tutto questo:L'attimo esatto che precede quel momento in cui Lei, la Capricciosa, la Vanitosa diva, sarebbe tornata nuovamente ad essere di tutti, non più solo mia.
Mon Paris
BONJOUR PARIS
BONJOUR PARIS
BONJOUR PARIS
BONJOUR PARIS
BONJOUR PARIS
BONJOUR PARIS
Bonjour Paris et bonjour à vous tous :)
BONJOUR PARIS-
NOTA: Tutte le foto contenute in questo post sono di proprietà di Nina Cerca. Se siete interessati ad usarle vi prego di contattarmi o comunque di citarne la fonte. Grazie
BONJOUR PARIS

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