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Boogie sta crescendo

Creato il 07 marzo 2011 da Thinker

Boogie sta crescendoI Sacramento Kings stanno vivendo una delle loro peggiori stagioni.

I fratelli Maloof, propietari della fanchigia che avevano già chiesto in precedenza lo spostamento dei Kings a Las Vegas, sede dei loro affari, hanno ottenuto il permesso  della Lega di posticipare al 18 aprile il giorno ultimo per decidere se rimanere nella storica Arco Arena (ad onor del vero dal primo marzo si chiama Power Balance Pavilion) o se emigrare a Sud, ad Anaheim.

La relocation sembrerebbe azzardata perché, andando nella Orange County, i Kings sarebbero la terza squadra nel raggio di pochi chilometri e il lockout, probabilmente, permetterà alla franchigia di presentarsi con una stagione di ritardo ai nuovi tifosi.

Ma i guai che l’ex squadra di Webber e Divac sta vivendo non sono solo di tipo economico e finanziaro. Difatti anche sul campo i Kings non vanno esattamente benissimo: viaggiano con un record (15-45) valido per il penultimo posto nella Western Conference e, soprattutto, il giocatore franchigia, Tyreke Evans dopo un’annata da rookie eccezionale rende meno del pevisto, complice di una fascite plantare.

Nonostante tutto a Sacramento, o Anaheim, si continua a sorridere sperando in tempi migliori. Tempi migliori legittimamente sperati, perché il General Manager Geoff Petrie ha pescato al Draft Tyreke Evans e Omri Casspi nel 2009 mentre nel 2010 DeMarcus Cousins. A questo gruppo di giovani si aggiunge il talento di Marcus Thornton, arrivato a febbraio in concomitanza con la trade dealine.

La franchigia californiana cerca di rilanciare la propria immagine partendo proprio dal rookie di Kentucky.

Infatti DeMarcus Cousins, per tutti “Boogie”, è stato scelto spendendo la quinta chiamata assoluta dopo un anno da freshman in quel di Lexington.

Forte di un corpo di 2.11 per 120 chili “Boogie” può ricoprire sia il ruolo di centro che quello di ala forte. Grazie a questa capacità è in grado di formare una delle front line NBA più grosse, ovvero: Dalambert-Cousins-Thompson.

Oltre a delle qualità fisiche importanti DeMarcus ha mani morbide, con le quali può passare discretamente la palla o colpire addirittura da oltre l’arco, e piedi velocissimi.

Anche se lo staff tecnico di Sacramento preferirebbe non si accontetasse del tiro dalla media.

I motivi per cui il 24 giugno è scivolato dietro a Wesley Johnson sono legati alla sua mentalità.

Una mentalità che lo porterebbe a prendere peso facilmente, a non allenarsi duramente e a non essere continuo. Insomma è considerato un immaturo.

Benché Calipari, suo allenatore al college, abbia assicurato tutti su una possibile esplosione caratteriale sono stati diversi gli alterchi fra Cousins e Paul Westphal, o compagni.

La più celebre litigata con un compagno fu il 13 febbraio: i Kings ospitano i Thunder e a fine quarto quarto si trovano sotto di due (99-97), Donte Greene preferisce passare la palla a Tyreke Evans piuttosto che a Cousins libero fuori dall’arco dei tre punti; Evans spara ma fallisce.

Ineluttabile la multa per il “nostro” a causa di una lingua senza briglie. Addirittura l’ex Wildcat salterà la trasferta successiva rivelandosi sconvolto dal gesto di Greene, salvo poi scusarsi con queste parole:

I accept full responsibility for my actions and know that I must keep raising my standard of professionalism to be my best and a great player in the NBA.

Boogie sta crescendo

Ma “Big Body” non è solamente un cattivo compagno con cui condividere lo spogliatoio, è un duro, è uno che ama dare e ricevere botte sotto le plance. Inoltre abbina alla sua ferocia un IQ cestistico innato.

Le sue abilità sul parquet lo porteranno ad essere uno dei migliori lunghi della Lega, se riuscirà a placara la sua personalità.

 

Guardando al presente DeMarcus Cousins è un serio pretendente al titolo di “Rookie Of The Year”, a sostegno di ciò le cifre in costante aumento: si è passati dai 10 punti e 6 rimbalzi con il 39% dal campo di novembre ai 17 punti e 8 rimbalzi con il 46% dal campodi gennaio.

Sacramento crede in lui per rilanciare una franchigia storica, come confermano le parole del GM Petrie:

We do not intend to give up on DeMarcus’ talent or potential. We look forward to watching his continued improvement and development, which has been significant since the beginning of the season.


Filed under: Breakdown

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