Magazine Diario personale

Born digital, dead slave.

Creato il 30 maggio 2014 da Zioscriba
DEFICIENTE? NO, MULTITASKING
La volta scorsa ci siamo occupati di una parola dal bel significato (“secolarizzazione”) usata sempre in senso negativo. Oggi ci occuperemo di una parolaccia oscena (multitasking) che invece manda in brodo di giuggiole ogni giornalistozzo che si trovi a maneggiarla.
Già, perché anche per il rincoglionimento da tecnologia (ciò che ti rende tecnoglionito) hanno inventato l’immancabile paroletta disonesta, per farla sembrare una nuova qualità positiva: multitasking. Se hai un amico molto giovane, e ci resti male perché mentre gli parli, o lo sfidi a scacchi, lui in simultanea si trastulla con un altro giochino ebete, assorbe pubblicità tv con occhi da pesce lesso, ascolta una radio scema in cuffia, studia algebra e messaggia chissachì (potendo farebbe anche un’impennata col motorino lì in salotto, se non fosse che poi mammina gli fa un culo tanto) non è lui che è deficiente (e magari anche un po’ stronzetto e maleducato): sei tu che sei obsoleto. Lui è “multitasking”. Nella sua corteccia cerebrale modificata (aiuto!) si attivano zone lampeggianti e percorsi mentali che tu manco ti sogni! (Per tua fortuna). 
In un mio ritaglio di giornale di qualche tempo fa ci si spingeva e profetizzare (citando le parole entusiastiche e preorgasmiche dell’immancabile nuovo piazzista-guru della neuroscienza del mio picius) che, GRAZIE alle generazioni “born digital”, nel futuro avremo meno genialità, meno individualismo, e più lavoro collettivo. Come se non l’avessimo capito da un pezzo, che è a questo che mira chi da anni rincoglionisce, pardon, rende più svegli e intelligenti, i nostri ragazzini sconvolgendogli la vita a suon di nintendo, playstation, spot, videoclip, msn, sms, cippicippi e uazzàpp: generazioni omologate e massificate e tecnostordite di schiavi intercambiabili, di laboriose formiche cinesi, di solerti api giapponesi, di russi muli stakanovisti, molto più efficaci di noi antiquati bamboccioni nel produrre e nel riprodursi a raffica, per la gioia dei padroni e dei preti. Inclini a sopportare le catene e lo sfruttamento e la frusta perché nel frattempo ascoltano musica (tutti la stessa), titillano un giochino, chattano usando emoticon e geroglifici invece delle Parole (un saltino indietro di 4.000 anni, che vuoi che sia), si procurano otto etti di ossobuco di figa (schiava) alla macelleria bovina Fessobukko Sex… e perché in cambio della libertà, dell’intelligenza, del farsi piallare la mente e fottere l’anima riceveranno (poco) sporco denaro con cui permettersi ogni settimana la tecnonovità trendy con cui multitaskeggiare (e far crescere il Pil). Insomma si daranno beatamente al multikazzing. Facendo dieci cose insieme senza dominarne nessuna, senza eccellere in nessuna, senza capirne nessuna, senza assaporarne nessuna, senza goderne con vero piacere nessuna. Senza accorgersi di ciò che gli succede attorno (tripli arcobaleni intrecciati, tramonti arlecchino, la luna che prende fuoco…) mentre loro, a testa bassa, sono “sempre connessi” con tutto, cioè col Niente. 
L’articolozzo terminava con l’annuncio, fra il tronfio, il finto-rassegnato e il quasi compiaciuto “addio Homo Sapiens, benvenuto Homo Zappiens”! (Ma è mai esistito l’Homo Sapiens? Io credevo che, come l’Oltreuomo di Nietzsche, dovesse ancora arrivare, adesso scopro che non verrà più: il suo treno è stato soppres-so…) Homo Zappiens? Ma che povera merda dizturbatella, fraztornata e ipercinetica zarebbe mai?Sarà che io lo zapping non lo faccio nemmeno col telecomando della tv. Scelgo un film e me lo GODO. Scelgo una partita e me la GODO. Scelgo un documentario e me lo GODO. Se non c’è niente da godere, TENGO SPENTO e faccio altro.
Ragazzi, svegliatevi e ribellatevi finché siete in tempo! Non vi rendete conto della mostruosa cosa che vi stanno facendo? Mascherando da favola il più grottesco dei film horror? O preferite aspettare il giorno in cui, già sulle ginocchia per il mutuo della casa, la rata della macchina che-costa-un-miliardo-ma-sei-LIBERO-di-restituirla-dopo-un-minuto, e l’assegno al coniuge sepa-rato (solo tre cose insieme, già un progresso), vi licenzieranno con l’emoticon di un bel calcio in culo, perché i nuovi schiavi allevati dopo di voi sapranno svolgere ottocento mansioni in una volta, e non si fermeranno nemmeno per pisciare, perché gli avranno geneticamente modificato anche la vescica? 
Ascoltate il consiglio di uno sciocco eccentrico ma onesto. Riscoprite la libidinosa saggezza del QUI e dell’ADESSO. Se siete a cena in un ristorantino con amici, per voi esistano SOLO le pietanze da gustare, le bevande da bere e la compagnia di QUEGLI amici lì, il conversare insieme a loro, e porte in faccia senza pietà alla prepotente invadenza di chiunque altro pretenda di disturbarvi da chissà dove! L’abolizione della distanza NON produce Vicinanza (diceva Heidegger), ma soltanto rotture di coglioni (mi permetto di aggiun-gere io). Non solo, ma finisce col frantumare (oltre ai suddetti coglioni) le poche superstiti Vicinanze vere.
[E adesso non datemi del tecnofobo. Io non telefono MAI a nessuno proprio per non guastare i maroni. Ma non è che al posto della telefonata ci metta i segnali di fumo, o non ci metta niente. Al posto della telefonata uso la posta elettronica: discreta, silenziosa, veloce, gratuita, la guardi quando vuoi… Dico io, la posta elettronica sarà pure tecnologicamente PIÙ AVANTI del telefono! Ma il popolino bue la disdegna, perché non è modajola, non è collettiva, non è esibizionistica, non è uno stoltus symbol. Ci sono imbecilli che ti danno il loro indirizzo mail e poi immancabilmente non ti rispondono, perché non la controllano MAI. In compenso se ne stanno tutto il giorno a uazzappeggiare stupidaggini, come un branco di cerebrolessi.]
Ascoltate il secondo consiglio di uno sciocco eccentrico ma onesto. Fate UNA cosa alla volta. Amatela. E fatela bene. Gettatevi anima e corpo in UNA cosa bella, speciale, interessante, appagante o divertente! Che siano anche mille, queste cose, più sono meglio è, certo, ma una alla volta! Ne va della vostra corteccia cerebrale (NON modificata), e quindi della vostra Libertà! 
E a chi vorrebbe trasformarvi in mutanti macchinette rincoglionite (gli occhialetti da stolido schiavo iperconnesso e sempre reperibile per il padrone sono qui dietro l’angolo!), dite che ci provino pure col pirla che arriva dopo di voi. Che a voi vi scappa da RIDERE.
E ripigliatevi, vi prego, risollevatevi un po’ anche da ‘sto tam-tam comunikereccio standardizzato, de-alfabetizzato e frenetico in cui vi abbrutite, da questo mondo trasformato in orrido, assordante brusio d’alveare amplificato, percorso ogni minuto dalla scarica diarroica di miliardi di messaggi che dicono tutti le stesse cose, cioè Nulla. Qualcuno una volta disse: “Comunicare è degli insetti. ESPRIMERCI, ci riguarda!”Ma le compagnie telefoniche sono più contente se “comunicate”.
Non c’è niente da fare, davanti a certe cose ci vorrebbe il buon vecchio Totò:Homo Zappiens? Ma mi faccia il piacere!Homo Zappiens? Se ne vadi!Homo Zappiens? Pprrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!
p.s.Una precisazione: l’essere mentalmente inferiore (ma stiamo proprio parlando di VORAGINI, eh) che in quella curva ha rischiato di tranciarti la vita perché era concentrato sul suo aggeggino tecnologico escrementizio invece che sulla guida, lui non è multitasking: è solo un’insulsa merda criminale che dovrebbe finire i suoi inutili giorni in galera, come stanno giustamente pensando di fare in Irlanda. Quindi vi prego: leggete e commentate solo se NON state facendo in contemporanea un’altra cosuccia. E soprattutto se non siete al volante!

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