Da qualche giorno le Borse registrano di nuovo perdite pesanti, in Europa, la maglia nera la vince la Borsa di Milano che nella seduta di ieri ha perso il 6,1%.
I titoli italiani hanno registrato pesanti perdite, tra tutti, la Fiat e Unicredit si sono distinti in questa classifica negativa.
Ma le perdite non riguardano solo Milano, tonfo a Wall Street, in perdita anche i mercati asiatici, insomma una situazione di terremoto finanziario globale.
Come si spiegano questi dati?
Per alcuni dipendono dalle stime della Morgan Stanley, banca d’affari americana che ha stilato un’analisi in base ala quale nei prossimi anni non ci sarà crescita economica e questo avrebbe comportato una sfiducia nei mercati finanziari; per altri, la proposta franco tedesca di introdurre la tobin tax sulle transazioni finanziarie è la causa principale; per altri ancora, la crisi ha origine nella situazione di incertezza economica che vive l’America dove si registrano un’impennata di domande per avere i sussidi di disoccupazione.
Nella sola giornata di giovedì, le Borse europee hanno bruciato 300 miliardi di euro, ora, al di là delle analisi che possono essere tutte giuste, il punto è: chi paga per questo disastro?
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