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BREIVIK "confermo i fatti, ma mi dichiaro non colpevole"

Creato il 17 aprile 2012 da Ilarius
 
OSLO - Ieri si è svolta la prima giornata del processo a carico di Anders Behring Breivik, autore delle stragi di Oslo e Utoya costate la vita a 77 persone nel luglio 2011.
Oggi si doveva ripartire con la seconda delle cinque giornate che vedranno Breivik raccontare la sua verità sulla strage, ma pochi minuti dopo l'inizio il tribunale ha sospeso la seduta per "esaminare le competenze" di uno dei membri della giuria, accusato di aver chiesto, in un post pubblicato su Facebook lo scorso anno, la pena di morte per il killer.
LA STRAGE
Era il 22 luglio del 2011, quando Breivik mise in atto l'attentato terroristico che sconvolse la Norvegia.
Il primo attacco fu realizzato con l'esplosione di una bomba al Regjeringskvartalet, il quartier generale del governo a Oslo, alle 15:26, l'esplosione uccise otto persone e causò molti feriti, ma era solo l'inizio.
Infatti la bomba esplosa nel pieno centro di Oslo non era altro che un diversivo, la vera tragedia si svolge soltanto due ore dopo quando Breivik raggiunge l'isola di Utoya, dove era in corso un campo dell'organizzazione giovanile (AUF) del Partito Laburista Norvegese (AP).
Travestito da polizziotto Breivik arriva sull'isola armato fino ai denti, in un'ora e mezza uccide 69 giovani tra i 14 e i 20 anni prima di essere arrestato.
IL PROCESSO

Nel primo giorno di processo, Breivik è arrivato in aula e liberato dalle manette si è rivolto ai giudici con il saluto di estrema destra (pugno chiuso prima sul cuore e poi a braccio teso).
Poi ha ascoltato impassibile, per oltre un’ora, la lettura dei capi di imputazione - terrorismo ed omicidio premeditato - e di tutti i dettagli sulle 77 vittime di quegli attentati - nome, età, ferite riportate e causa accertata del decesso - oltre ai particolari sulle 42 persone rimaste ferite in modo grave.
Subito dopo ha preso la parola "Non riconosco i tribunali norvegesi. Avete ricevuto il vostro mandato da partiti politici che sostengono il multiculturalismo", ha detto il militante di estrema destra al tribunale che lo processa. "Riconosco i fatti ma non mi riconosco colpevole" dal punto di vista penale, sono state poi le sue parole.
Termina così il primo giorno del processo al "cavaliere dei Templari" che lo vedrà per i prossimi cinque giorni sul banco dei testimoni a raccontare la sua verità sulla strage.
Successivamente sarà la volta degli altri testimoni - più di 40 persone, tra le quali anche alcuni sopravvissuti alla strage - mentre per il 21 e il 22 giugno sono previste le arringhe finali di accusa e difesa. Nelle settimane seguenti, invece, sarà emessa la sentenza.
Breivik rischia fino a 21 anni di carcere se sarà giudicato in grado di intendere e volere, con la possibilità di rimanere in carcere a vita, rinnovando ogni cinque anni la detenzione nel caso verrà indicato pericoloso per la società.
ILARIUS
APPROFONDIMENTI

TERRORISMO SIONISTA IN NORVEGIA Il Dottor David Duke spiega i fini reali che stanno alla base della scellerata carneficina di Oslo ad opera di Breivik, fondamentalista cristiano-sionista islamofobo, nella quale persero tragicamente la vita o furono gravemente feriti circa 150 giovani norvegesi. Ovviamente i media si sono guardati bene dal divulgare la verità, e ci hanno proposto la solita vulgata menzognera: secondo loro Breivik avrebbe commesso quel folle gesto in preda a deliranti fanatismi anti-immigrazione.

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