Angela Giulietti:
articolo scritto il 20-11-2012.
Modificato il 30-11-2012
Quando ci si accorge di avere un brufolo sul viso, la tentazione comune di risolvere velocemente il problema schiacciandolo è forte, specie se si è presentato in zone cui abbiamo facile accesso con le dita. Ma in realtà questa procedura, che peraltro quasi mai ha successo, può causare una serie di conseguenze.
Innanzitutto, si va a toccare un'area infetta introducendo altri batteri e altro sporco che si è depositato sulle dita. Poiché nel brufolo è già in atto una infiammazione, non facciamo che peggiorare la situazione esistente. Non serve lavarsi le mani prima di toccarlo, poiché l'aria stessa è piena di batteri che tutti noi trasportiamo ogni istante. Con il movimento inesperto delle nostre dita causiamo infatti una ferita, lacerando la pelle nel punto del foruncolo, e la ferita aperta è recettiva al massimo a germi e batteri.
La conseguenza più lieve che ci può portare questa operazione è un'antiestetica cicatrice, che durerà per giorni e che può infettarsi di nuovo, ingrossandosi molto più che all'origine. Un bozzolo scuro e duro proprio sul viso è molto peggio di un semplice brufolo, e fa molta più fatica a rimarginarsi. La pelle è un organo molto delicato, di cui a volte si tende a sottovalutare la fragilità, non è raro vedere persone di bell'aspetto con l'epidermide irrimediabilmente segnata da puntini rossi o macchie dovuti a maldestri tentativi di liberarsi di un foruncolo. L'acne giovanile è un problema di cui ci si libera presto, è perciò meglio evitare che i suoi effetti ci accompagnino per tutta la vita.
Ma si possono avere problemi molto più gravi, se per esempio la ferita aperta in cui abbiamo trasportato i batteri si trasforma in un vero e proprio ascesso, che si gonfia e pulsa, causando un dolore assai forte e necessitando di essere inciso chirurgicamente in pronto soccorso, con tutte le conseguenze che un intervento, per quanto semplice, comporta. Ogni brufolo è un potenziale ascesso, se non viene trattato nel migliore dei modi, e l'ascesso, se particolarmente purulento o doloroso, può divenire addirittura invalidante, oltre che brutto da vedere e spesso accompagnato dalla febbre.
Se proprio non si può attendere che il brufolo completi la guarigione da solo, è bene ricorrere all'aiuto di un bravo dermatologo, che con una tecnica chiamata estrazione sblocca i pori ostruiti, lavorando in modo delicato e fermandosi prima di poter causare infezioni o cicatrici permanenti. Ma di norma, in pochi giorni il brufoletto scompare da sé, senza bisogno di interventi, o al massimo aiutato da una pomata cicatrizzante o da disinfettanti naturali, oppure seccato stando al sole o con un tonico delicato. Chi volesse trattarlo in modo più radicale può sempre ricorrere a un peeling glicolico. Per evitarne la comparsa, infine, una dieta equilibrata e poco stress sono alleati preziosi.